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L’inceneritore di Case Passerini non serve, ma Quadrifoglio ci guadagna …

23 aprile 2014

Il presidio NO INCENERITORI davanti a Quadrifoglio di giovedì 17 aprile

QUADRIFOGLIO NON PUO’ AVVELENARE LA PIANA !!
L’inceneritore metterà in serio pericolo la salute aumentando l’inquinamento dell’aria che è già molto elevato, aggiungendo sostanze cancerogene (diossine, cadmio, mercurio, arsenico, ecc…) e contaminerà nel tempo terre, acque, coltivazioni e animali della Piana. L’inceneritore sarebbe in una zona molto inquinata e minacciata dai folli ampliamenti di Aeroporto e Autostrada.
Le alternative esistono e Quadrifoglio può praticarle: la differenziata porta a porta con la tariffa puntuale ( più differenzi meno paghi ) la selezione del materiale residuo e la stabilizzazione di ciò che resta. Centinaia di Comuni, molti in Toscana, recuperano elevate quantità di materiale (fino al 90%).
Quadrifoglio sa bene, e si legge nel suo resoconto annuale, che la crisi determina un calo dei rifiuti complessivi e le buone pratiche fanno aumentare la differenziata e calare l’indifferenziato. Non si giustifica l’incenerimento che non evita neanche il ricorso alle discariche, anzi, produce il 30% di “ceneri da incenerimento” da stoccare in discariche per rifiuti tossici e speciali.
QUADRIFOGLIO NON DEVE IMPOVERIRE CHI LA MANTIENE
Se l’inceneritore verrà realizzato le Tariffe sui rifiuti aumenteranno del 35%­40% e saremo noi a pagare in bolletta il costo dell’impianto stimato ad oggi in oltre 135 Milioni di euro +IVA . Nello stesso tempo andranno in fumo importanti opportunità di lavoro nella crisi che è possibile ottenere con le raccolte porta a porta e il riciclo dei materiali.
Presidio quadrifoglio giovedì 17 Aprile 2014 No inceneritori
L’INCENERITORE NON SERVE MA C’E’ CHI CI GUADAGNA
Il soggetto privato che partecipa al 40% si chiama Gruppo Hera; una multiutility che si occupa di servizi energetici, idrici e ambientali, contigua al Partito Democratico, a cui si deve la messa in funzione di 4 inceneritori tra Romagna ed Emilia. L’inceneritore è l’ennesima messa a profitto di una catena di potere i cui anelli hanno nomi e sigle. In Toscana come in Emilia­ Romagna, dove è forte la sovrapposizione tra istituzioni e Partito Democratico, la gestione del territorio è oggetto di speculazione. Case Passerini è solo un appetitoso punto di convergenza tra la dimensione metropolitana fiorentina del partito (Quadrifoglio) e quella nazionale (Hera), a partire dalla nascita del progetto fino alla gestione dei guadagni relativi all’energia prodotta dalla combustione dei rifiuti.
FERMARLI E’ POSSIBILE ! FERMARLI TOCCA A TE!
Più info su http://pianacontronocivita.noblogs.org/
Fonte: Cortocircuito – Arresto di sistema

Inceneritore: con la Tirreno Power si scopre il nesso di causalità tra le emissioni, le morti e le patologie

4 aprile 2014

Il mese scorso è stata chiusa la centrale a carbone Tirreno Power di Vado Ligure. Si tratta di un disastro ambientale e di centinaia di morti causate dalle emissioni di questo impianto. La questione importante che dovrebbe interessare e scuotere quelli che decidono (Sindaci, assessori, presidenti di Provincia e Regione) è che l’ordinanza, con cui il giudice ha disposto il sequestro della centrale,  parla di nesso di causalità tra le emissioni, le morti e le patologie.
Il Sindaco di Campi, la giunta, la maggioranza e tutti i politici che sostengono l’inceneritore di Case Passerini sono adesso responsabili di tutti i danni che causeranno le emissioni dell’inceneritore di Case Passerini, dico adesso perche solo adesso possono opporsi per evitare le morti e il disastro ambientale come  accaduto a Vado Ligure.
I cittadini non vogliono leggere sul giornale, tra dieci anni,  delle morti causate dall’inceneritore di Case Passerini.
Questi cosiddetti politici dovrebbero adesso applicare il principio di precauzione, tutelare prima di tutto  la salute della collettività, delle prossime generazioni e non sprecare milioni di soldi pubblici.
Quando interviene la magistratura è troppo  tardi perche i danni sono gia fatti.
Perchè deve intervenire sempre la magistratura per i disastri, le ruberie, gli sprechi  e corruzioni a tutti i livelli??
Cosa fanno i politici per evitare i disastri, le ruberie, gli sprechi e corruzioni a tutti i livelli??
Pietro Mugione

Tirreno Power Perizia Giurata Stevanin.pdf
Tirreno Power Ordinanza.pdf
Tirreno Power.docx

Inceneritore: anche la ASL ha dei dubbi sulla collocazione nella Piana Fiorentina

3 aprile 2014

slogan-inceneritoreMedicina Democratica ed il Coordinamento dei Comitati della Piana con un comunicato, si chiedono con quale diritto possa andare avanti il procedimento per autorizzare l’inceneritore di Case Passerini, conosciuto come “il termovalorizzatore”.
Il Dipartimento di prevenzione della ASL10, prescrive controlli che denunciano la gravità del rischio a cui la Provincia di Firenze e le altre amministrazioni espongolo le popolazioni della Piana se l’inceneritore verrà realizzato ed invitano a chiederne al Presidente della Provincia Enrico Rossi e sopratutto ai Sindaci della Piana che hanno fermamente voluto questo impianto.
Con quale diritto ci esponete tutti a questo rischio ?
Secondo un documento datato 12/02/2014 (prot. 0070599) relativamente ad un esame delle interazioni pervenute da Q.tHermo Srl in risposta alle richieste della ASL in sede di Conferenza del Servizi del settembre 2013; la stessa ASL ribadisce che l’aspetto di maggior rilievo per quanto riguarda la tutela della salute pubblica è la collocazione dell’impianto in “area già fortemente critica dal punto di vista ambientale e sanitario”, come peraltro emerso – si legge ancora nella relazione – dallo studio di Valutazione di Impatto Sanitario, che ha valutato in modo comparato i siti previsti dal piano provinciale rifiuti. Questo è motivato anche da futuri aumenti di inquinamento ambientale come l’incremento dell’attività dell’aereoporto e l’aumento della stessa presenza umana che si troverebbe a recuperare ad uso abitativo insediamenti dismessi, esplicitando anche il fattore mitigazione. Con questa ulteriore conferma, strettamente collegata al Referendum Popolare del 2007, quando un plebiscito decise il netto NO all’inceneritre, si ribadisce l’errore che le amministrazioni della Piana e la stessa provincia stanno perpetrando ai danni dei cittadini. Un errore già ammonito dal Comitato Mente Locale che ha raccolto migliaia di firme per una diffida contro chi ha deciso questo scempio e chi lo porterà avanti.

Rifiuti: per Viti la regione soccorre l’inceneritore aumentando i quantitativi di rifiuti da bruciare

14 marzo 2014

inceneritoreÈ sconcertante ancora vedere, che per la realizzazione dell’inceneritore di Case Passerini, quanto quella classe politica, che fortemente lo vuole, sia disposta a sovvertire impunemente le loro stesse regole per completare, in tutte le maniere, la procedura di questa sciagurata infrastruttura.
Già dobbiamo sopportare che la volontà della gente, sul futuro e sul destino del loro territorio, sia regolarmente calpestata dai politici interessati, una volontà che più volte si è espressa senza se e senza ma con la loro netta contrarietà fino a stravincere un referendum comunale del dicembre 2007 con oltre il 90% di no all’inceneritore. Già si cerca di costruirlo sordi e ciechi alla richiesta legittima che se ne riadeguino le vecchie autorizzazioni come ad esempio rivalutare con una nuova VIS (Valutazione di Impatto Sanitario) i gravami inquinanti, argomento che fu oggetto di un O.d.G. da noi presentato in Consiglio Comunale e che la Maggioranza che sosteneva il Chini bocciò. La precedente Vis è del 2004 e con dati provenienti dal quadriennio precedente per cui il carico ambientale dell’inquinamento che il territorio già allora sopportava a fatica, adesso, dopo dieci anni, è sicuramente aumentato rendendo inconcepibile anche la presenza di un’ulteriore e qualsiasi fonte inquinante figuriamoci un inceneritore. Ben quindici grandi manifestazioni da allora, 2005/2006, ad oggi con ampia partecipazione di migliaia di cittadini che da Campi, Sesto, Firenze e Prato, si sono svolte per le strade di queste località, decine e decine di eventi comprese conferenze, assemblee pubbliche con la partecipazione di medici ricercatori e con i tecnici delle alternative certe all’incenerimento per lo smaltimento dei rifiuti hanno sempre avuto ampia e appassionata partecipazione. Ma la classe politica e la lobby degli inceneritoristi con a capo gli amici degli amici nelle partecipate pensano di tirar dritto. Usano lo spauracchio, che non c’è, dell’emergenza rifiuti così nascondendo la loro priorità fondamentale del profitto e del tornaconto che porta l’inceneritore. Ma torniamo ad oggi alla nostra ultima denuncia: nella prima conferenza dei servizi la ditta costruttrice Q-Thermo (Quadrifoglio + Hera) chiedeva di innalzare la quantità annua dei rifiuti da bruciare da 136.000 tonnellate annue, autorizzate dalla Provincia, a 198.000 tonnellate annue valutando il quantitativo troppo poco remunerativo ( immaginiamo) e pena il doversi ritirare dall’incarico, richiedendo penali alle istituzioni per il lavoro svolto fino ad ora, per gli studi e la progettazione. Una richiesta che ha il sapore ricattatorio con quel minacciare di dover “intraprendere le necessarie iniziative a salvaguardia degli investimenti fin qui effettuati” e ciò in barba a qualsiasi impegno di precedente programmazione in adesione all’autorizzato Piano Provinciale dei Rifiuti. Ma a questo ultimatum che bloccava in maniera pesante l’iter ha provveduto, gentilmente, la Regione cambiando le loro stesse regole del gioco, allucinante ed incredibile! Durante la vigilia di Natale 2013 viene inserito nella legge 25/98 che regolarizzava la costruzione dell’impianto per 136.000 t./ annue un nuovo articolo il 17/bis pensato per gli inceneritori (e soprattutto per Case Passerini) dove si prevede che si possa bruciare anche in termini di carico termico nominale e complessivo e che tale legge si applica anche ai procedimenti già avviati senza la necessità di integrazione e modifica della pianificazione vigente. Questo è il via libera a poter bruciare quasi 200.000 t./anno. Proprio un bel regalo di Natale alla Q-Thermo e un bel regalo ai cittadini che respireranno più fumi velenosi! Con un semplice colpo di penna si supera il grande problema nel primo passaggio autorizzativo emerso per una minacciosa richiesta dell’impresa che intende realizzarlo. Un altro aspetto importante con tale concessione di alzare l’asticella da 136.000 t./annue a 198.000 t./annue è che la predetta VIS già allora piegata ed interpretata a loro comodo non è più utilizzabile in quanto sono stati stravolti tutti i presupposti scientifici mostrando ancora una volta la loro scelta da sempre precostituita (l’inceneritore nella Piana ad ogni costo!). C’è inoltre il certo e forte pericolo di dover importare rifiuti a questo punto eccedenti, come così richiesti dalla Q-Thermo, che aveva già,” guarda caso”, progettato l’inceneritore in misura sovradimensionata rispetto agli indirizzi e alle direttive del Piano Provinciale. Si evidenzia quindi la volontà dei costruttori dell’impianto di volersi svincolare dal solo nostro territorio già predefinito “di fornitura dei rifiuti”.
Grazie Regione proprio un bel servizio completo a tutela della salute dei tuoi cittadini!
Roberto Viti – Comitato Civico Campigiano “No Inceneritore” ex Lista Civica

M5S Campi: il Consiglio comunale a CampiBisenzio .. la fiera dell’ipocrisia

28 febbraio 2014

Il Consiglio comunale del 25 febbraio dovrebbe essere studiato nelle scuole per spiegare cos’è l’ipocrisia politica, vale la pena riassumere cosa è successo – afferma in un comunicato, il consigliere 5 Stelle di Campi Bisenzio, Niccolò Rigacci – cominciamo con i consiglieri di Forza Italia che presentano un ordine del giorno “per dire no alla localizzazione del termovalorizzatore a Case Passerini” [1] e prosegue con il suo comunicato ..
Notiamo un certo problema di coerenza in FI, visto che i berlusconiani in tutta Italia vogliono gli inceneritori, addirittura a Signa votano “per impedire ulteriori ostacoli … relativamente alla realizzazione dell’impianto di Case Passerini” [2].
Ad ogni modo TUTTI i consiglieri di maggioranza (compreso Mattia Ridolfi di IDV, che in campagna elettorale era contrario all’inceneritore) respingono la proposta, di fatto confermando la volontà di volere proprio qui l’inceneritore.
C’è un problema di coerenza anche nel PD, visto che il 6 febbraio 2006 votava compatto “la propria contrarietà alla realizzazione di un impianto di termovalorizzazione nella Piana” [3]. Campione di giravolta spaziale il consigliere Paolieri che nel 2006 votava in un modo ed ora fa esattamente il contrario. Ma era la giunta Alunni, adesso gli adepti PD e IDV si adeguano a quello che comanda il Fossi. SEL se la cava solo perché assente, ma siamo certi che non si sarebbe distinta.
Tocca poi alla maggioranza (PD, EFS, IDV, SEL) che presenta un ordine del giorno con una “proposta di moratoria e di incentivo alla dissuasione dell’installazione e del gioco delle slot machine” [4].
Tutto ottimo, salvo l’ipocrisia di un Partito Democratico che con il governo Letta premia gli operatori delle slot machine trasformando una multa di 2,5 miliardi in un condono di soli 600 milioni [5][6]. E sempre con i voti del PD nel decreto Salva Roma ci fu infilata una norma che prevedeva la riduzione dei fondi ai Comuni che ostacolano le slot machine [7].
Il MoVimento 5 Stelle da sempre è stato contro gli inceneritori e contro le slot machine, pertanto abbiamo votato in modo coerente a Campi Bisenzio così come facciamo a Roma. Non ci frega nulla di quale bandiera hanno le proposte, ci interessa se sono buone o meno.
In conclusione, dispiace per gli elettori, ma se vogliono dei rappresentanti coerenti che fanno quello che hanno promesso in campagna elettorale, possono contare solo sul MoVimento 5 Stelle.
[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/1e/2014-02-25_termovalorizzatore.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/1d/2013-01-08_signa-mozione-pdl-pro-inceneritore.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/65/2006-02-06_cc-8.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/19/2014-02-25_moratoria-slot.pdf
[5] http://www.repubblica.it/economia/2013/09/02/news/l_imu_salva_i_re_delle_slot_machine…
[6] http://espresso.repubblica.it/palazzo/2013/08/30/news/slot-il-condono-della-vergogna-1.58294
[7] http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/12/20/gioco-dazzardo-m5s-decreto-che-difende-slot-decada…

Gli Uccellaci di Focognano: Lettera d’incoraggiamento al Sindaco Fossi

23 febbraio 2014

Nonostante si cerchi di mascherare la questione dell’inceneritore con il classico silenzio delle istituzioni, c’è sempre un gruppo in continuo aumento di cittadini, informati, che ribadiscono il loro netto NO all’inceneritore. Il Blog di Campi è sempre stato un organo di divulgazione molto premuroso su questo argomento, oggi quindi condivido con piacere questa lettera aperta che gli amici Uccellacci rivolgono al sindaco Fossi..

Sindaco,
faccia un atto di coraggio, faccia il suo dovere, difenda la salute dei cittadini, dei suoi figli, dei nostri figli, difenda il territorio da un danno ambientale certo, da un danno biologico che ricadrà sulle prossime generazioni, si schieri dalla parte dei cittadini che oramai hanno sostituito le istituzioni nella difesa dei beni comuni. Lei sa benissimo che la piana di Firenze è l’area più inquinata della Toscana, Lei sa che l’Incenerimento dei rifiuti non è la soluzione, che l’Inceneritore produce ceneri tossiche, diossine, nano particelle e agenti tumorali certi, Lei sa benissimo che l’ampliamento dell’aeroporto non è necessario, oltre che dannoso per le condizione già compromesse dell’area, lei sa benissimo che esistono alternative più vantaggiose per l’economia, l’ambiente, la salute e il futuro di tutti Noi.
Con i 150 milioni di euro previsti per l’Inceneritore, si potrebbe da subito adottare la strategia “Rifiuti Zero”, costruire un impianto di trattamento a freddo per la parte residua, un centro ricerca per il recupero dei materiali.Tutte soluzioni praticabili da subito che darebbero un impatto positivo sull’economia del riciclo,del riuso e della ricerca, che sono il futuro dell’economia reale, con un sicuro aumento di posti lavoro nel settore, senza andare ad aggravare la situazione ambientale già compromessa della piana.
Con L’Inceneritore il guadagno è per pochi il danno e le malattie per tutti. Lei tutto questo lo sa, faccia la scelta giusta, non quella che gli conviene.
Non abbia paura delle multiutility pronte a speculare sul territorio, si schieri dalla parte giusta, troverà 50.000 cittadini pronti a sostenerla in questa battaglia e pronti a partecipare a costruire un pezzo di futuro.
Coraggio!
S/Gli Uccellacci

M5S Campi: 180 giorni della giunta Fossi ? fatti concreti pochi ..

6 febbraio 2014

Leggo sul sito del Movimento 5 Stelle di Campi Bisenzio e riporto il resoconto della serata organizzata dall’amministrazione Fossi per rendicontare i primi sei mesi, ad opera del capogruppo Niccolò Rigacci.

Ieri sera presso la Sala Pertini di Campi Bisenzio si sarebbe dovuta tenere la presentazione dei primi 6 mesi di governo del comune. Erano presenti il sindaco Fossi, il presidente della regione Rossi e conduceva la serata il giornalista Antonio Passanese. Usiamo consapevolmente il verbo al condizionale in quanto a un certo momento abbiamo persino pensato di aver sbagliato giorno o aver sbagliato sala (peraltro cambiata all’ultimo minuto) ma forse, molto più semplicemente, abbiamo sbagliato sindaco. Sull’operato dell’amministrazione comunale di questi 6 mesi non è stata spesa una parola, se la sono cavata con un volantino, contenente una lista tipo spesa al centro commerciale, piena di “avvio di percorso”, “avvio di processo”, “avvio di tavolo di lavoro” ma fatti concreti pochi e punti.
Viva l’inceneritore, viva l’aeroporto più grande, viva il rumore, il traffico e l’inquinamento!
Il presidente Rossi, intervistato dal giornalista, ha dichiarato la sua volontà di andare avanti con la costruzione della pista parallela dell’aeroporto di Peretola, giustificando questa scelta con il voler dare più risalto alla città di Firenze consentendone un maggior sviluppo. “Se isolassimo Firenze e l’area vasta fiorentina ci sarebbero ripercussioni a livello di sviluppo del territorio. Senza l’aeroporto metteremmo la Toscana in condizioni di non riprendere la crescita”, come se l’aeroporto di Pisa non esistesse! Ma già! l’aeroporto di Pisa è un nodo più turistico, quello di Firenze servirà persone che volano per motivi di lavoro, business addirittura ricerca! Questo tentativo grossolano di legittimare la scelta di una infrastruttura inutile e costosa con i temi più cari ai cittadini come il lavoro o la ricerca non sfugge ai nostri occhi attenti. Il presidente continua inoltre dicendo che i due aeroporti di Pisa e Firenze non devono entrare in competizione e ne descrive le peculiarità di ognuno peraltro non del tutto condivisibili, l’aeroporto di Pisa più turistico, quello di Firenze più di business, in questo modo non fa torto a nessuno e legittima la scelta di due aeroporti a neanche 100 km di distanza l’uno dall’altro. Quanto all’impatto ambientale dell’aeroporto sulla piana non sembra molto preoccupato, hanno un impatto ambientale molto più pericoloso le cementiere (?) inoltre, è previsto il parco agricolo della piana con 7000 ettari di zona verde (a due passi dall’inceneritore, ma questo non l’ha detto). Anzi sul tema inceneritore non ci sono proprio entrati, dopo il sì all’aeroporto, il sì alla tramvia, piuttosto che dichiarare un altro sì hanno preferito non toccare l’argomento. Sì, forse qualche aereo in più passerà sui tetti degli abitanti di Capalle, ma per il resto Campi si salva! E poi ci si stupisce se l’amministrazione di Campi fa affogare da anni nello smog i cittadini di via dei Confini, applicano sia a livello comunale che a livello regionale, il medesimo criterio: se il problema tocca i pochi, di quei pochi non gliene frega un tubo a nessuno. Comincia poi un monologo di triste rimpianto per la dorsale che costeggia la costa toscana, o la bretellina a Lucca o la bretella Lastra a Signa/Prato mai costruite per lentezza dei tempi, scarsa decisione, perché non si sono trovati gli accordi, perché in Toscana si vuole sempre accordare i toni di tutti, perché ci sono state forti opposizioni e alla fine non si decide mai niente. In questo modo tenta di far sentire responsabili i cittadini della mancata costruzione delle infrastrutture necessarie, mescolando ancora una volta lucciole con lanterne: le strade servono, l’aeroporto a Firenze no! A questo punto interviene il Fossi che si dichiara contrario alla costruzione dell’aeroporto ma con scarsa grinta e motivazione, via sindaco forza! Che almeno su questo siamo d’accordo!
Viva le imprese dinamiche che arricchiscono la Piana! (quali? La GKN?)
Rossi tocca poi il tema occupazione e si dichiara favorevole a investire sulle imprese dinamiche. “I nuovi fondi comunitari devono sostenere l’impresa che ce l’ha fatta e che ce la vuole fare, che ha aumentato i fatturati, ha aumentato la produzione e si è internazionalizzata, insomma l’impresa virtuosa”. Quanto a quelle che non ce l’hanno fatta, casomai per cause di forza maggiore (forse non sono state pagate dalla PA???) quelle devono morire, non gliene frega nulla a nessuno. “Di imprese virtuose nella piana ce ne sono parecchie! Perché la piana è appetibile e le aziende investono in questo territorio!” (forse il presidente non ha fatto un giro in zona ultimamente, gli suggeriremmo di andare in GKN per fare solo un esempio). Quanto al Fossi in realtà avevamo preso molti appunti su tutto quello che ha detto salvo poi, una volta tornati a casa cercando di rimetterli insieme, accorgersi che erano parole vuote e non siamo riusciti a cogliere il nocciolo del discorso.

TARES: perché aumenta a Campi Bisenzio? le risposte dal Movimento 5 Stelle

16 dicembre 2013

Parlando di rifiuti la cosa migliore sarebbe ridurre la quantità di quelli prodotti: essere meno sudicioni è possibile e conviene. Ma potrebbe essere troppo faticoso capire come si fa, ce lo spiega Niccolò Rigacci, consigliere e capogruppo del Movimento 5 Stelle a Campi Bisenzio.
Un’altra cosa utile sarebbe evitare che la raccolta dei rifiuti sia fatta dagli stessi che hanno interessi nelle discariche e inceneritori; altrimenti riduzione e riciclo tendono a fallire. Ma questo è ancora più complicato da capire.
Allora parliamo di raccolta differenziata e costo in discarica. La R.D. è buona anzitutto perché riciclando i rifiuti si toglie la materia prima a chi vuole costruire gli inceneritori e si rendono non più appetibili al grande business questi impianti costosi e pericolosi, ma la percentuale di R.D. ha anche un legame stretto su quanto andiamo a pagare di tariffa rifiuti.
In questi giorni abbiamo ricevuto il conto della TARES: parte fissa, parte variabile, riduzioni, maggiorazioni, F24… se vi sentite presi in giro avete ragione! Ma anche senza il diploma potete vedere l’aumento rispetto all’anno scorso.
Una tabella pubblicata da Regione Toscana ci aiuta a capire come si compone il prezzo per disfarsi dei rifiuti. Anzitutto vediamo che a Campi Bisenzio il tributo da pagare per portare i rifiuti in discarica passerà da 13 €/tonnellata del 2013 a 18 €/tonnellata del 2014, un aumento del 38% in un anno! Sarà un dramma di tutti i Comuni? Neanche per sogno! Alcuni comuni addirittura diminuiscono da 8 a 7 € (Empoli, Montelupo, Poggio a Caiano… tanto per stare vicini).
Certo che qualcuno sta pure peggio di noi, prendete ad esempio quei disgraziati di Montale, che in un anno passano da 17 a 25 € (aumento del 47%!). Ma come, Montale è alla tariffa massima e si sorbisce anche l’inceneritore alla diossina che inquina oltre la soglia consentita?! Sarà che avendo l’inceneritore hanno pensato bene (anzi male) di fermare la differenziata al 30,47%?
Si potrebbe obiettare che differenziare rifiuti non è semplice in un grande comune, ma non è vero. Basta vedere i comuni del centro Toscana intorno ai 40.000 abitanti:
Campi è ovviamente il fanalino di coda e quindi quello che paga di più. A Sesto Fiorentino sono più “sudicioni” di noi (più rifiuti prodotti pro capite), ma riciclano di più e quindi spendono meno. A Empoli sembra che siano marziani: differenziano al 94,96% e spendono meno della metà di noi. Amici empolesi, avete per caso un assessore da prestarci? Noi vi si dà un sindaco giovane, ma che ha tanto da imparare.
Martedi prossimo in Consiglio Comunale chiederemo al Sindaco cosa intende fare sulla raccolta differenziata e vi racconteremo cosa risponde.

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Una sorda ostinazione ..

10 dicembre 2013

Ricevo e pubblico:

Ancora con ottusa risolutezza, senza ascoltare nessuna voce che nel frattempo si sta facendo sentire sempre più numerosa, l’Amministrazione comunale annuncia che a novembre sarà riaperto al traffico veicolare lo storico centro pedonale. Già a fine luglio, in uno spazio concesso gentilmente da Metropoli, denunciammo, in maniera forte, il nostro dissenso con un articolo intitolato “Aprire il centro storico? Il primo errore di questa nuova Giunta”. Si ricordava, quando il corso era aperto, il pericolo di andare in centro con i suoi marciapiedi stretti, il disagio di respirare in una camera a gas, l’attenzione tutta rivolta a non essere investiti, altro che guardare i negozi!. È nato, per volontà popolare, un comitato per “Vivere il Centro” con il quale si chiede giustamente di far decidere alla cittadinanza con un referendum e non far prendere tali importanti decisioni ad una ventina di bottegai che inoltre non trarrebbero alcunché con la sola apertura serale. La sicurezza notturna migliorerebbe? Per quale motivo? Le auto che vi passassero avrebbero funzione dissuasoria per i malavitosi? Pensiamo proprio di no! Per due volte questo comitato che scrive, come lista civica portò in Consiglio Comunale la richiesta di vigilanza nelle ore notturne da parte delle forze dell’ordine o della nostra Polizia Municipale e per due volte ci fu negata tale attuazione. Che i cittadini si arrangiassero! Quindi niente vigilanza e nessun referendum (non abbiano ad ottenere gli stessi risultati per loro disastrosi, quando ci concessero nel 2007 il nostro referendum contro l’inceneritore da noi stravinto con oltre il 90%). Risponde il Sindaco che chi ha votato per lui ha votato per la riapertura del centro e lo farà, aggiunge, con vari “tentativi”, ma lo farà! Ora che tutti i suoi elettori amino il centro pedonale aperto ci crediamo ben poco ricordando che sono gli stessi che votavano per il Chini che lo andava chiudendo. Davanti a tale arroganza e superficialità gli rammentiamo che tutti i soldi pubblici che sono occorsi per farne un luogo bello e decoroso (pavimentazione, arredi, illuminazione, essenze arboree e quanto altro) andranno in questo modo tutti alle ortiche. Ma al solito, quei denari sono sempre dei soliti e non suoi ma dei cittadini che già fanno fatica a pagargli le tasse e gli sprechi proprio non li sopportano. Certo da oltre dieci anni combattiamo l’inceneritore che sarà il male dei mali (se mai lo riusciranno a fare) ma come ambientalisti non possiamo tacere nel vedere una piacevole parte di Campi sacrificata al traffico veicolare che non serve a niente e anzi contribuisce ad avvelenare la nostra, già pessima, qualità dell’aria. Pertanto abbiamo fotografato, certificando l’ottimo stato in cui si trovano attualmente, il corso e le piazze Dante, Fra Ristoro e Matteotti e dopo i vari e vaghi tentativi del Sindaco, se il traffico che lui avrà voluto ripristinare porterà danneggiamenti non è lontana l’ipotesi di inoltrare una segnalazione per presunto danno erariale alla Procura Regionale della Corte dei Conti.
Tanto vi dovevamo.
Per il “Comitato Civico Campigiano No Inceneritore” ex Lista Civica
Roberto Viti

Bambini del futuro

9 dicembre 2013

In merito alla manifestazione dei cittadini svoltasi il 7 dicembre 2013 per protestare contro la prevista costruzione di un inceneritore a Case Passerini, il sindaco di Campi Bisenzio ha voluto regalarci alcune rare perle del suo pensiero in merito; e ci ha assicurato che la strategia Rifiuti Zero, che se applicata basterebbe da sé a eliminare la necessità dell’impianto di Case Passerini (e a dire il vero di molti altri, anzi di tutti, compresi quelli che spargono diossina da anni – Falascaia, Montale, insomma i nomi li sapete) non va bene né può andare bene.
Ciò perché la Strategia Rifiuti Zero comporta, a dire di costui, “il cambiamento radicale degli stili di vita di ognuno, nei modi di produzione, del sistema di commercializzazione”; ciò che “non risponde al problema, ora e qui, dei rifiuti”.
C’è poi il fatto che “la fiducia nella ricerca scientifica e nelle nuove tecnologie mi fanno andare oltre il luddismo del terzo millennio”, conclude costui.
Ora, in primo luogo citare a vanvera il luddismo è un errore talmente marchiano che uno studente del primo anno del corso di storia non lo farebbe, oppure rimarrebbe molto a lungo sugli esami del primo anno. Comunque, per spiegare la questione anche a chi è meno forte in storia, e anche a Fossi, definizione di Luddismo dal dizionario Sabatini Colletti: “Movimento operaio inglese dei primi anni del secolo XIX che si opponeva all’introduzione delle macchine a vapore nell’industria, considerate causa di minore occupazione”.
E, come secondo significato: “Atteggiamento di chi si oppone all’automazione industriale”. Automazione industriale, per chi non lo sapesse, significa sostituire il lavoro della macchina a quello dell’uomo, ad esempio nella catena di montaggio.
Signor Fossi, di grazia, che cosa c’entra l’inceneritore? Forse fare il sindaco non richiede competenze di cultura generale, però aiuterebbe. Almeno pensiamo. A meno che… ameno che l’accusa di luddismo a chi si oppone all’inceneritore sia una reminiscenza della vecchia accusa mossa a chi si opponeva all’inceneritore di San Donnino, sì, proprio quello che chiusero di corsa perché sputava veleni mortali. Anche li avevano una decisa fiducia nella ricerca scientifica.
In secondo luogo, la questione del cambiamento radicale degli stili di vita. Ora, si dà il caso che la strategia Rifiuti Zero sia stata pensata appositamente per risolvere il problema dei rifiuti qui e ora. E infatti dove l’hanno applicata, il problema l’hanno risolto, qui e ora – mica nei secoli dei secoli. L’hanno risolto con la forza bruta, costringendo i cittadini a calcagnate in bocca ad adottare stili di vita strani e desueti?
Mai più; scusi Fossi, ma che si crede, che a San Francisco abbiano sovvertito con metodi militari tutti i modi produttivi e di distribuzione delle merci? Sta’ un po’ a vedere che a San Francisco hanno instaurato il comunismo e non hanno avvertito nessuno! Ma che cavolate son queste?
Come se per attuare la strategia Rifiuti Zero ci volesse la Rivoluzione culturale di Mao Tze Tung, e non una classe dirigente meno pavida, meno ignorante, e meno sensibile alla pressione di chi gli inceneritori li produce… Decisamente, meritiamo avversari migliori.
In un libro di Wilhelm Reich, Bambini del futuro, si legge questa frase: “Non abbiamo diritto di dire ai nostri figli come costruire il loro futuro dato che abbiamo dimostrato di non essere capaci di costruire il nostro presente”.
Era un consiglio che Reich dava ai futuri genitori. Ci sentiamo di girarlo anche a parecchi sindaci con le manie da statisti.
MLVGP (Ma Lavorare Vi Garba Poco)