Sei un Campigiano DOC ?
Fabio Peruzzi propone 12 domande su Campi Bisenzio cui rispondere per capire se sei un campigiano DOC.
1° – Come si chiamavano i tre principali posti dove i ragazzi erano soliti andare a fare il bagno nel Bisenzio? [Occorrono 2 risposte esatte]
2° – Cera una volta un venditore che nelle giornate calde dell’estate, passava per le strade del paese con la stanga di ghiaccio sul “barroccino”, col “puntarolo” [ lungo pezzo di ferro appuntito con il manico di legno] ne faceva dei pezzetti e gli vendeva come si chiamava?
3° – Com’era chiamato l’ambulante che con la sua macchinetta grattava il ghiaccio e ci faceva il “grattamariano”?
4° – Come si chiamava il negozietto “ne’ mezzo a Campi” che vendeva tra le altre cose: castagne secche e giuggiole, bruciate e susinelle verdi?
5° – Come si chiamava il negozietto più usato dai ragazzi di quei tempi che vendeva: chicchi, caramelle, liquerizia, figurine, e le sigarette sciolte?
6° – Come si chiamavano i due famosi Dancing che spopolavano negli anni 60?
7° – Quali erano i soprannomi più conosciuti nel paese? [Devi conoscerne almeno tre]
8° – Come si chiamavano le “famose” insegnanti di “quei tempi là” che davano ripetizione ai ragazzi campigiani?
9° – Quali erano i nomi dei posti dove i ragazzi erano soliti riunirsi per i vari giochi dell’epoca. [Devi…2 risposte esatte]
10° – Come si chiamava il negozietto “né mezzo a Campi”, gestito da una robusta signora [ che aveva l’abitudine di stare sempre seduta con la sedia sul marciapiede] dove si trovavano i migliori lupini e noccioline?
11° – Come si chiamavano i due bar dell’epoca in Piazza Dante, con i tavolini fuori dove seduti, ci guardavamo…lo “spasseggio”
12° – Quali erano i soprannomi dei due cinema antagonisti del paese? Come si chiamavano le loro “maschere”?
Ha collaborato Spartaco di “Seccabotte”
Leggi le RISPOSTE direttamente sul sito di Fabio Peruzzi
20 marzo 2009 alle 14:29
Ho 40 anni e sono campigiana. Da 17 anni vivo a Camaiore.
Bravo, bel sito. Mi sento come fossi a casa.
Questo è quanto mi racconta sempre la mamma, che abita ancora lì.
La bella mora non vendeva figurine: oltre ai chicchi vendeva anche calze e altre cose così. Solo dolciumi, figurine, i personaggi di carta per fare il presepe e carta velina per fare gli aquiloni li vendeva la Rapotta.
C’era poi la Quintilia che vendeva chicchi nell'”andito” della casa
E infine la Berta che aveva anche lei i chicchi e pure una specie di merceria e il negozio era vicino alla Cassa di Risparmio in via S. Stefano.
Pacchino c’avea una scimmia che teneva sul suo barroccino e faceva anche i duri di menta.
Manca la Santuzza, nota macelleria, Mario il pollaiolo e Valente, inventore dei celebri pasticcini Campigiani!!!
Saluti e continua così!
24 Maggio 2009 alle 18:28
C’è i’ mi’ zio, che mi stà chiedendo se sapete cos’era la “società” gestita dalla Marcella, che aveva il negozio insieme alla Bella Mora….chi lo sà?
Saluti. Paola.