Crocifisso Pieve S.Stefano

Breve storia delle Esposizioni e delle Feste del SS. Crocifisso della Pieve di Campi Bisenzio

Il primo elemento storico che prova l’esistenza di un culto ben preciso alla Croce, e probabilmente, al Crocifisso, ci è dato da un ricordo del 14 gennaio del 1499 di una visita Pastorale in cui si viene a conoscenza dell’attività di una “Compagnia della Croce” che come tutte le altre cappelle della pieve, versava un contributo annua alla Massa. (Archivio Arcivescovile Fiorentino, Visite pastorali, documenti, 11.27)

Dobbiamo aspettare il 1575 per avere un altro indizio, questa volta è l’Arcivescovo di Firenze Alessandro d’Ottaviano de’ Medici, che nella sua Visita pastorale fa menzione di una Societas Inventionis Sanctissimae Crucis, che contava trenta fratelli e che non disponendo di un altare proprio si ritrovava ogni seconda domenica del mese per celebrare davanti all’altar maggiore. (Archivio Arcivescovile Fiorentino, Visite pastorali,15 cc.)

Nella Visita pastorale del 1591, compiuta da Paolo Ceccarelli, incaricato dal Cardinale Alessandro d’Ottaviano de’Medici, si nota una trasformazione strutturale nelle forme devozionali con una ritualità più precisa. La Festa del crocifisso si attesta nel mese di maggio (probabilmente intorno al 3 maggio, Festa dell’Invenzione della Santa Croce) in un giorno non meglio precisato nel quale l’immagine viene mostrata al popolo e il giorno seguente veniva celebrata la S. Messa per i defunti della Compagnia.

La Visita pastorale del 1616 effettuata per disposizione dell’Arcivescovo Alessandro Marzi Medici, registra la costruzione di un altare separato, composto da predella, pedana, paliotto di seta, quattro candelabri in legno decorato e l’immagine del Cristo crocifisso tenuto coperto e svelato nella seconda domenica del mese.

Di una vera e propria processione del SS. Crocifisso si ha notizia durante il Giubileo straordinario del 1668, indetto da Papa Clemente IX. In questa occasione “si espose il SS. Crocifisso e si portò in processione, si andò per la Porticciola al Pratello e si passò per mezzo del Castello con l’intervento di tutti i P.P. e compagnie del Piviere e un grandissimo concorso di popolo per ottenere grazia da Gesù Cristo Martire contro i turchi” (Archivio Pieve Santo Stefano, Memorie di feste e Uffizi 1661-167, c.98, 14 ottobre 1668).

Nel 1671 il 30 agosto, per solennizzare l’approvazione dei capitoli della Compagnia della S. Croce, il Vicario dell’Arcivescovo, mons. Pucci, ordinò una esposizione con l’intervento di tutti i curati del Piviere e una processione. Ancora due anni più tardi nel 1673 la popolazione richiese un’ulteriore intervento del Crocifisso” si fece l’esposizione del Crocifisso e stette tre giorno scoperto e si fece una bellissima processione con tutti i preti del Piviere e si andò da san Lorenzo e questa fu fatta pretenda pluvia” (Archivio Arcivescovile fiorentino, Oratori diversi 1667-1689, c. 158).

Il XVIII secolo è il tempo in cui si iniziano a svolgere con regolarità le esposizioni del Crocifisso: dal 30 maggio al 2 giugno 1737; dall’11 al 13 giugno 1740; dal 23 al 26 luglio 1746; dal 9 all’11 maggio 1751. Spesso queste esposizioni avvenivano in concomitanza con la celebrazione di Giubilei straordinari. I giorni della festa (quasi sempre 3) venivano scelti con molta libertà, non legati a nessuna festa liturgica precisa. Nei grandi festeggiamenti del 1779 viene deciso dalla Compagnia di spostare la festa da maggio a luglio “per essere sicuri di avere una stagione favorevole” (Archivio Arcivescovile Fiorentino, Filze di Cancelleria, 96, cc. 222r-v).

Il 21 marzo 1785 il Granduca Leopoldo II emanò il decreto di soppressione di tutte le compagnie religiose.

Durante la Vista pastorale del 1797 davanti a mons. Martini su scoperto il Crocifisso, e dopo aver cantato il Vexilla regis e recitata l’orazione della Croce fu ricoperto.

Nel 1883 un comitato presieduto dal Conte Giovanni Rucellai (attivo nella vita pubblica campigiana, tanto da aver ricoperto anche la carica di pro-sindaco) furono realizzate le “feste centenarie” a ricordo probabilmente di quelle svoltesi nel 1783. La popolazione fu coinvolta per la ricerca di fondi, alla quale contribuirono il Municipio e le raccolte settimanali nelle cassette delle Pieve. I pivieri vicino offrirono barili d’olio e cera. Le feste ebbero carattere religioso, ma con una particolare attenzione al coinvolgimento ludico-popolare, come la corsa dei cavalli e l’incendio di una macchina pirotecnica. Fu richiesta ed ottenuta l’Indulgenza plenaria.

Dal 28 al 30 aprile 1893 l’immagine fu scoperta di nuovo per ottenere la pioggia, dal 4 al 6 settembre del 1896 per ottenere il sereno e dal 12 al 14 novembre un triduo per lo stesso scopo, dal 7 al 10 giugno 1895 dopo il terremoto.

Dal 25 settembre al 4 ottobre 1897furono indetti solenni festeggiamenti per la riapertura della Chiesa dopo il grande restauro promosso dal pievano Giondini.

Anche durante l’anno giubilare del 1900 in cui tutta l’umanità fu consacrata dal Pontefice a cristo crocifisso, furono fatte feste solenni con lo scoprimento del crocifisso.

Nel 1908 alla presenza del card. Mistrangelo si inaugurarono le feste venticinquennali dal 2 al 9 agosto. Fu issata sul campanile la bandiera bianca con la croce rossa e furono suonate a distesa le campane della Pieve.

Dal 25 febbraio al 1 marzo del 1915, dietro richiesta dell’Arcivescovo di pregare il crocifisso i campigiani scoprirono di nuovo il loro Crocifisso e pregarono per la pace europea, per la serenità del tempo e per la preservazione dai terremoti.

Nel novembre del 1918 fu esposta di nuovo la sacra immagine per ringraziare della pace avvenuta.

Nel 1933, all’interno della celebrazione del Giubileo straordinario, fu scoperto nuovamente il Crocifisso.

Nel 1941, e poi nel 1943 l’immagine fu scoperta per chiedere protezione e pace all’Italia e al mondo.

Solenni festeggiamenti furono celebrati nel 1958 sotto la guida di mons. Santoni, con la partecipazione di alcuni vescovi delle diocesi vicine a Firenze. Nell’occasione di questi nuovi festeggiamenti molti ori del crocifisso furono fusi per creare la corona di spine, l’aureola e la collana con la croce pettorale.

Gli ultimi festeggiamenti al Crocifisso sono stati celebrati dal 10 al 18 settembre 1983 dal pievano Socci. Questi festeggiamenti ebbero soprattutto un programma religioso, con l’invito di due predicatori, uno dell’ordine domenicano e l’altro dei cappuccini. A chiusura del festeggiamenti dopo la S. Messa si tenne la processione per le vie del paese.

Il testo è tratto dal libro “Vexilla Regis, opere d’arte della pieve di S.Stefano a Campi. Un itinerario nella devozione popolare” ad opera di Sartoni e Innocenti.

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