Posts Tagged ‘città’

CittàVisibile: scompare la pagina e le materie riguardanti l’intercultura, i diritti, la pace e la solidarietà dal sito del Comune

27 febbraio 2014

Non mi ero accorto che la pagina sul link della CittàVisibile non è più disponibile sul sito del Comune, i link sul blog sono molti e spesso mi sfuggono questi dettagli. Me lo ha fatto notare Nadia Conti che per anni si è impegnata a partare avanti certi valori, ampiamente condivisi su tutto il territorio. Oggi demoralizzata mi dice di togliere il link della città visibile dal blog, le materie riguardanti l’intercultura, i diritti, la pace e la solidarietà non sono più “visibili” ed il Comune molto freddamente si scusa del disagio, maresta il fatto che la pagina non è più disponibile.
Ho scritto al Sindaco, mi scrive Nadia, per chiedere come mai non vi sono presenti nel sito istituzionale informazioni per i cittadini non italiani e comunque nuovi cittadini di Campi Bisenzio, non vi è più nemmeno lo sportello Nuove Radici, attività in convenzione con il Comune di Campi Bisenzio, in rete con la Prefettura di Firenze e parte degli sportelli Resisto della Regione Toscana. Ovviamente non mi ha risposto ! Afferma Nadia con una punta di amarezza, difendere i diritti e l’informazione non appartiene a questo momento storico. Spero di non invecchiare nelle delusioni e sentirmi sempre viva per combattere tutta questa indifferenza.
Come dargli torto, in questa epoca esclusivamente legata ai social ed alla comunicazione, lasciare delle pagine non avrebbe rappresentato alcun problema, anzi vera informazione. Non voglio seguire il suo consiglio perchè spero che la/le pagine vengano al più presto riattivate, altrimenti mi adopererò con Nadia affinchè siano comunque disponibili anche su altre locazioni.

All’Angelus del Papa e visita della città di Roma con la Fratellanza di S.Donnino

18 febbraio 2014

La Fratellanza Popolare San Donnino ha organizzato per Domenica 30 Marzo una gita a Roma per assistere all’Angelus del Papa e per effettuare un tour guidato della città. Costo 40 € soci, 45 € non soci. Info e prenotazioni al numero 055 8992123 entro il 1 marzo 2014.

Campi Bisenzio contro la pena di morte. Il Comune aderisce a “Città per la vita”

29 novembre 2013

Il Comune di Campi Bisenzio ha aderito a ‘Città per la vita’, l’iniziativa che ogni anno la Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con le Istituzioni, propone a città e paesi per il 30 novembre, Festa della Toscana, giornata in cui si ricorda l’abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana, primo Stato europeo a compiere questo grande passo che da allora fa declinare negli ordinamenti giudiziari del mondo un’altra idea di giustizia, che rigetta la violenza.
Il Comune di Campi Bisenzio aderisce a questa importante iniziativa donando simbolicamente a questa causa, villa Rucellai, che sarà illuminata per sottolineare l’impegno e il dialogo con i cittadini per un mondo senza pena di morte.

La città dei Califfi: dal 10 ottobre al 10 novembre al Museo di Arte Sacra di S.Donnino

10 ottobre 2013

invito_Galli-citta-califfi

Inaugurazione oggi alle 18.30, presso il MUSEO DI ARTE SACRA in Piazza Costituzione a San Donnino, della Mostra Città dei Califfi dell’illustratore Sirio Galli, dal Futurismo al Consumismo. La mostra sarà aperta fino al 10 novembre 2013, con orario dal giovedì al sabato dalle 15.30 alle 18.30 e la domenica ed i festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30

Nasce il Premio “Levriero città di Campi”; il riconoscimento per valorizzare la “tradizione e innovazione” del territorio

8 ottobre 2013

Ricevo e pubblico il comunicato con il quale il Presidente Colzi illustra il premio “Levriero citta’ di Campi”, appena ideato dal Consiglio Comunale.  Si ricorda che il presente riconoscimento verra’ assegnato per la prima volta in occasione dell’iniziativa di venerdi sera alle ore 21.00 presso la limonaia di Villa Montalvo.  La Presidenza del Consiglio ricorda anche che durante il prossimo consiglio comunale programmato, verra’ votata la proposta di deliberazione inerente l’istituzione del premio come da accordi intrapresi da tutti i gruppi politici presenti nell’ultima conferenza dei capigruppo.

Uno dei limiti maggiori dell’Italia di oggi è quello di specchiarsi troppo nel suo splendido trascorso culturale e di farlo, a volte, non come arricchimento del tempo presente, ma in contrasto con esso, in un dedalo di conservatorismi, vincoli e ritardi per cui siamo purtroppo famosi. Non sono parole: basta uscire dall’Italia per accorgersi come sia nazioni storiche che realtà emergenti riescano a valorizzare in maniera autentica le parole “tradizione e innovazione”. Chi è stato eletto ha il dovere allora, per primo, di fare la propria parte, piccola o grande che sua, nel rendere complementari i lasciti del passato e la nostra contemporaneità, perché solo un approccio culturale dinamico è in grado di affrontare al meglio le difficili sfide della società moderna.
Questo è prima di tutto il senso del premio “Levriero città di Campi”. Si tratta però di un premio che ha l’ambizione di essere cittadino nel senso più largo del termine, in quanto viene assegnato non da organi espressione di una parte politica ma da tutto il Consiglio Comunale eletto da tutti, con la volontà di affermare gli elementi che uniscono una comunità rispetto a quelli che la dividono.
Il levriero è una figura perfetta per tante ragioni, non fosse altro perché è l’immagine dello stemma di Campi. Ma è l’animale “ideale” soprattutto perché esprime bene cos’è o dovrebbe essere l’idea di una società proiettata al domani. Oggi tutto corre veloce e restare ancorati alle scelte passate non sempre può bastare. C’è bisogno di istituzioni agili e concrete capaci di decidere rapidamente. Non può esserci rinnovamento se non quello ispirato al principio dei bassi costi, del coraggio e a volte della giusta frenesia (il levriero è il cane cacciatore per eccellenza), premiando l’utilità e chiudendo la stagione delle spese fuori controllo e della tutela a oltranza di ciò che non produce vantaggi generali, mentre il Paese è pieno di persone o attività d’eccellenza che aspettano solo di essere valorizzate. L’Italia ha bisogno infine di diventare moderna anche sul fronte culturale: si viaggia low cost e si entra a contatto con culture diverse in poche ore, le migrazioni sono un fattore chiave, senso civico, solidarietà e rispetto dell’ambiente e degli altri sono i pilastri dei paesi più evoluti.
L’Italia è piena di storie e persone che rappresentano questi valori. Campi non fa eccezione e non dobbiamo avere paura di portare allo scoperto gli esempi positivi, mentre spesso si vuol parlare solo di quelli negativi. Il premio non avrà cadenze temporali o cerimoniali, se non l’evento nel quale il protagonista o i protagonisti racconteranno la loro storia: il levriero è una semplice medaglia a basso costo, che verrà consegnata a persone o organismi, non necessariamente campigiani, che si sono distinti per azioni particolari. Cittadini, professionisti, associazioni, studenti, volontari, sportivi, attività economiche o culturali, che hanno espresso o esprimono gesti e azioni che hanno promosso il nome di Campi, reso un servigio alla città o lasciato qualcosa destinato a durare.
Una città è fatta di persone e solo attraverso esempi concreti una società matura. Parlare in astratto di comunità o elevazione del senso civico è una ricetta che funziona poco. Le storie vissute, piccole o grandi che siano, hanno il grande pregio di essere autentiche e da questo dobbiamo ripartire per diventare un po’ più orgogliosi del presente e un po’ meno timorosi del nostro futuro.
Il presidente del Consiglio Comunale – Alessio Colzi

CAMPI CITTA’ DELLE DONNE: La proposta di Taira Bartoloni

23 novembre 2012

Un Comune attento alle pari opportunità e costantemente impegnato nel contrastare l’abuso del corpo femminile, a cominciare dalle pubblicità offensive della dignità delle donne. Alla vigilia della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, Taira Bartoloni sceglie proprio questo tema per concludere la sua campagna elettorale. Nella Campi Bisenzio del futuro immaginata dalla candidata di SEL, le donne dovranno essere le prime protagoniste di un grande cambiamento culturale, che sancisca la fine del rapporto sesso-potere-violenza che le vede spesso relegate ai margini della società e vittime di abusi.
“Il 25 novembre, il giorno del voto, ricorrerà la Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne – spiega Bartoloni – In Italia, sette milioni di donne sono state vittime di violenza e maltrattamenti, spesso avvenuti tra le mura domestiche. Questa violenza non è un problema che riguarda la sfera privata, al contrario rappresenta il simbolo più brutale della ineguaglianza della nostra società, è determinata da fattori che agiscono in un’ampia gamma di contesti sociali, culturali ed economici ed è una delle peggiori forme di discriminazione”. Si tratta, secondo Taira, di una situazione da cambiare profondamente, nella quotidianità e dal basso. “Il fatto che in queste primarie campigiane siano impegnate ben tre donne, ognuna delle quali con alle spalle un percorso personale importante è un bel segnale – prosegue – ma è necessario non abbassare la guardia e far sì che la politica sia la protagonista di questo cambiamento. Nel mio programma parlo, non a caso, di Campi Città delle Donne, una città in cui le politiche per le pari opportunità devono essere un’assoluta priorità per l’Amministrazione. Accanto a questo, tolleranza zero per ciò che lede e offende la dignità femminile, a cominciare da quelle pubblicità che abusano del corpo. Ma, al di là di ciò – conclude – sogno che la concomitanza tra queste primarie e la Giornata contro la Violenza non sia un caso, ma rappresenti la data di inizio di un percorso civico e civile nuovo per Campi Bisenzio e per l’Italia intera”.

IL GIALLO DEL MERCOLEDI GIALLO – Incontro con Marco Vichi e Paolo Roversi

16 Maggio 2012

Oggi mercoledì 16 Maggio ore 21.00, presso il Teatro Dante, Paolo Roversi e Marco Vichi presentano “Le città nere, i gialli metropolitani”.
Milano è la capitale del noir italiano e Firenze si candida a diventarlo, con commissari che indagano tra i vicoli della città e nella sua storia. Paolo Roversi è un autore capace di costruire trame gialle e di organizzare eventi in cui la letteratura di genere prende forme e occupa spazi. Marco Vichi è un autore instancabile e la sua scrittura va di pari passo alla descrizione di Firenze e delle sue periferie e campagne. Due autori, due città. Un’idea: se i milanesi, scriveva Scerbanenco, ammazzano al sabato, dalle nostre parti il mercoledì si legge. A campi.
La forza del destino Autore – Vichi Marco
È la primavera del 1967. L’alluvione di novembre, con il suo strascico di tragedie e di detriti, sembra essersi placata e Firenze comincia di nuovo a respirare. Ma non il commissario Bordelli. Per lui non c’è pace dopo un fatto che gli è successo. Indagando sull’omicidio di un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un “messaggio” molto chiaro: lo stupro di Eleonora, la giovane commessa con cui aveva appena intrecciato una relazione appassionata, e una lista con i nomi di tutte le persone a lui più care. Sconfitto e amareggiato, Bordelli si è dimesso dalla polizia e ha lasciato San Frediano. Che altro avrebbe potuto fare? si chiede nel silenzio della casa sulle colline. Continuare a fare il poliziotto sapendo che non sarebbe mai riuscito a mettere in galera gli assassini? Adesso trascorre le giornate cucinando, facendo lunghe passeggiate nei boschi, imparando a far crescere le verdure nell’orto. Il pensiero di quella resa, di quella violenza senza giustizia, però, non lo abbandona. Ma il destino, in cui fino ad ora non ha creduto, gli offre inaspettatamente l’occasione di fare i conti con il passato, e Bordelli non si tira indietro.
Milano criminale – Paolo Roversi
Via Osoppo, Milano, 27 febbraio 1958. Una banda di rapinatori assalta un furgone portavalori in una sequenza degna di Hollywood che resterà impressa nella memoria collettiva. Per Antonio Santi e Roberto Vandelli, due bambini del quartiere che assistono sbalorditi all’azione, è il giorno della vocazione. Il primo entrerà in polizia e darà la caccia ai più pericolosi criminali degli anni futuri, dal ladro gentiluomo Lampis (il Solista del Mitra) al folle e geniale Carminati. Il secondo diventerà il bandito più imprendibile e carismatico che l’Italia ricordi. Attraverso il loro duello e le loro storie private, Paolo Roversi ricostruisce, con un ritmo e una scrittura che non danno tregua, un’epoca indimenticabile della nostra storia recente e ci guida alla scoperta di una Milano dal fascino irresistibile.

“Le Donne, in Operarte” in Mostra collettiva dal 21 aprile a Villa Rucellai

20 aprile 2012

Da domani sabato 21 aprile fino al 19 maggio presso la Sala Biliardo di Villa Rucellai, si terrà il quarto appuntamento 2012 con le donne di Citt@perta, con una mostra collettiva delle artiste dell’Associazione Operarte: Maria Cristina BAUTISTA, Nadia GILLI, Eliana Stefania BONACCHI, Lina GIORGI, Valeria CAPPELLETTI, Lucia INTRONA, Maria Luisa CAVICCHIO, Bruna, Samantha CIANCHI, Renata ORNIS, Lia FIRETTO, Daniela PAPUCCI, Brunella FONTANI, Roberta SACCOCCI, Simonetta FONTANI e Carmela TORSIELLO.
L’inaugurazione e presentazione delle artiste, avverrà il 21 aprile alle ore 16.30 presso la sala del Biliardo di Villa Rucellai, seguirà alle ore 17 “Arte e danza in movimento” ed alle ore 17.30 “Nidia Gugnaz: da Trieste a Campi”.
L’evento è una nuova iniziativa di Citt@perta, dedicata alle donne, alle cittadine in arte che si arricchirà nel corso dell’anno di altre variegate esposizioni e mostre di pittura, fotografiche, ceramica e ogni altra attività artistica. L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al venerdì in orario di ufficio.
Per contatti con l’associazione Operarte: info@operarte.org
Scarica brochure della mostra (79.83 KB)

Tu chiamala se vuoi…Area metropolitana: le proposte di sviluppo del PD di Campi Bisenzio

29 febbraio 2012

Ricevo e pubblico integralmente da parte del PD di Campi Bisenzio:

La svolta imposta da Napolitano fissa la novità più significativa dell’attuale momento storico italiano. Alle dinamiche che stanno segnando e segneranno gli assetti politici del Paese, si aggiungono le spinte impresse su materie quali conti pubblici, lavoro, commercio, professioni. Tra le altre priorità che il Governo sta affrontando, una più di altre pensiamo debba essere gestita fin da ora dai territori. La volontà di procedere a una progressiva razionalizzazione della spesa per l’apparato pubblico e alla semplificazione della burocrazia, impongono a chi amministra, di giungere in tempi rapidi a definire quella cornice che alcuni chiamano Città Metropolitana, altri Area Metropolitana o SuperProvincia, ampliandone le funzioni ai territori di Prato e Pistoia. Riteniamo che tale prospettiva rappresenti la sfida presente e futura più stringente per le forze politiche dell’area. Non possiamo permetterci tuttavia che questa operazione, già impegnativa, si riduca soltanto a definire statuti, funzioni e reimpiego del personale di Province e altri organismi soppressi o ridotti.
Vogliamo invece che il PD sia protagonista di una svolta che dia un segno concreto di che cosa si va a creare. A noi pare che buona parte del dibattito di questi anni, dica già di un insieme di territori che superano le proprie specificità per dare le stesse risposte a cittadini che abitano a pochi km di distanza. La gestione associata di alcuni servizi a rilevanza pubblica e il dibattito sorto attorno ai temi del commercio, dell’accoglienza turistica, della sicurezza idraulica, del ciclo dei rifiuti fissato in un piano per l’appunto interprovinciale, per non dire dell’animosa discussione sullo sviluppo aeroportuale toscano, ci dicono che amministratori e forze politiche ragionano e deliberano già sulla base di un quadro di riferimento più ampio del confine comunale o provinciale. Tutto ciò è positivo e va a merito di chi ha amministrato queste zone per tanto tempo. Non solo perché  anticipa un dibattito oggi forzatamente attuale, ma anche perché ha iniziato a far toccare con mano ai cittadini e alle categorie economiche l’importanza di un approccio più ampio a problemi e servizi che non possono più essere ridotti e risolti nel giro di pochi km quadrati.
Un grande nodo tuttavia rimane e pensiamo debba essere affrontato in maniera diversa da come è stato finora. Le infrastrutture volte alla mobilità sono percepite come il problema maggiore (insieme al problema dell’occupazione) di un’area vasta ad alta concentrazione demografica, se consideriamo che tra le 3 province abitano oltre 1 milioni di abitanti. Il servizio pubblico in materia di trasporti è inadeguato all’utenza di quest’area. La Tramvia è stata la novità più gradita e importante degli ultimi anni, ma offre una risposta ad oggi connessa a poche municipalità. La prevalenza dei collegamenti di zona è riservata alla gomma e ben sappiamo cosa questo comporti in termini di code su autostrade e circonvallazioni, ritardi costanti, valori eccessivi di Pm10, accessibilità ai centri storici, tempi biblici per arrivare a Firenze dall’hinterland. Tutto ciò mentre è invece normale spendere 40 euro e meno di 2 ore per un Pisa-Londra in aereo o in un’ora poco più farsi Firenze-Roma in Frecciarossa. Questo è un paradosso che la nostra area vive e che invece dovrebbe essere una delle carte più concrete da giocare sulle nuove istituzioni che sorgeranno.
Molti dei progetti attualmente previsti (bretella Prato-Signa, terza corsia dell’A11, ampliamento della tratta Barberino-Incisa, completamento della Mezzana-Perfetti-Ricasoli, ridefinizione della Fi-Pi-Li), confermano invece la tendenza a dare una risposta al traffico su gomma. Una risposta che serve dare, ma che non può escludere l’idea di una o più tramvie che non si fermino a Peretola, Scandicci e Careggi, ma offrano un collegamento di qualità tra Firenze, la Piana e Prato, rendendo la nostra area metropolitana simile a quella delle maggiori città europee e mondiali. Tra l’altro, tale prospettiva può rappresentare l’elemento di maggiore spinta alla valorizzazione del nostro territorio, spesso limitato dal conflitto tra una Firenze salotto ma poco accessibile da fuori e una Piana vocata soltanto allo sviluppo industriale e commerciale, spesso misconosciuta dai milioni di turisti che affollano il capoluogo. La programmazione urbanistica regionale in tema di Parco della Piana ma anche dello stesso aeroporto, comunque si concludano queste partite, implica già l’esigenza di raccordare meglio l’area. Sarebbe un vantaggio per chi ci vive e per chi vi soggiorna, considerando che il settore accoglienza, turistica e non, è ormai realtà affermata ben oltre i confini di Firenze, se consideriamo l’utenza legata al settore business tra la Piana e Prato, la nascita di qualificati poli sanitari a Campi e Sesto, e la presenza di strutture ricettive finalizzate anche al turismo fiorentino, ben attrezzate e assolutamente concorrenziali.
Le Proposte di sviluppo:
Valutare l’ipotesi di una tramvia che come percorso iniziale preveda l’estensione della Linea 2 dall’aeroporto di Peretola, proseguendo per il Polo scientifico di Sesto Fiorentino ed arrivi all’area industriale dei Gigli, al confine tra Campi Bisenzio e Calenzano.
Una tratta importante anche per valorizzare il cuore del Parco della Piana e del tessuto economico dei comuni dell’area fiorentina, su una direttrice ideale a collegare in un secondo tempo Prato.