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Lo Spazio Reale inaugura il Nuovo Spazio Multifunzionale (oggi alle 17.00)

6 dicembre 2012

Oggi, giovedì 6 Dicembre, alle ore 17.00 presso la Fondazione Spazio Reale, avrà luogo l’inaugurazione del nuovo Spazio Multifunzionale. Con la nuova struttura, Spazio Reale arricchisce e qualifica un centro già oggi significativo
per gli spazi e le proposte offerte: parco ludico interattivo, auditorium e sale per eventi, centro sportivo, attività formativa, educativa e interculturale. Nel nuovo Spazio Multifunzionale avranno sede la biblioteca digitale, le aule didattiche, la foresteria, gli uffici. La biblioteca rappresenta una novità in se stessa e un primo passo verso la costituzione di un Centro di Documentazione Digitale specializzato in alcuni ambiti specifici, per la cui realizzazione la Fondazione Spazio Reale ha sottoscritto vari accordi, fra i quali: RAI: collaborazione per lo sviluppo di progetti tecnologici e servizi multimediali; INFOCAMERE: banche dati e server per la raccolta documentale; ITTG-CNR, collaborazione scientifica e progetto per la raccolta digitale della legislazione sulle disabilità.
Nella foresteria alloggeranno 32 studenti di diverse nazionalità (inclusa quella italiana) per un progetto di interazione/integrazione realizzato con l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario.
Il programma della giornata:
Ore 17.00, Saluto Istituzioni, Saluti Partner, Intervento rappresentanti RAI, Introduzione del filmato in 3D “Un gigante…” sul Beato Papa Giovanni Paolo II realizzato dalla Direzione Strategie Tecnologiche della RAI
Ore 17.45 Proiezione filmato
Ore 18.15 Presentazione del filmato in 3D, Rai – Spazio Reale, in fase di realizzazione
Ore 18.30 Saluto dell’Arcivescovo di Firenze, Giuseppe Cardinale Betori
Ore 18.45 Taglio del nastro, visita alla struttura e alla biblioteca digitale; dimostrazioni RAI dei progetti tecnologici ATLAS (Piattaforma per la traduzione automatica in Lingua Italiana dei Segni – LIS) e RaiNewsbook (Piattaforma multimediale di notiziari provenienti da TV, stampa e web) sviluppati dalla Direzione Strategie Tecnologiche con il Centro Ricerche. A seguire il Buffet.
La Fondazione Spazio Reale si trova in Via di San Donnino, 4/6 a Campi Bisenzio (Coordinate satellitari: 43°47’29.96 N e 11°08’55.74 E) Tel. 055 899131 – Fax 055 8991339, e-mail: segreteria@spazioreale.ithttp://www.spazioreale.it

Prima nazionale al Teatro Dante con “Nemico di Classe” della compagnia The Kitchen Company l’11 febbraio 2010

25 gennaio 2010

Ho appena ricevuto la notizia, che la compagnia teatrale The Kitchen Company, fondata da Massimo Chiesa, impresario teatrale che, dopo aver prodotto per 20 anni spettacoli interpretati da artisti prestigiosi come Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Claudia Cardinale, Nancy Brilli, Stefania Sandrelli, Alessandro Gassman, Paolo Villaggio, Claudio Bisio, Luca Barbareschi, Claudia Gerini, Ricky Tognazzi e molti altri, ha deciso di puntare tutto su una quarantina di attori molto giovani e preparati.
Vi dico questo perché giovedì 11 febbraio 2010 alle ore 21.00, porteranno in scena in prima nazionale lo spettacolo “Nemico di classe” di Nigel Williams al Teatro Dante di Campi Bisenzio, per la regia di Massimo Chiesa.
Si tratta di un testo messo in scena per la prima volta in Italia nel 1983 al Teatro dell’Elfo da Elio De Capitani (con dei giovanissimi Claudio Bisio, Paolo Rossi, Antonio Catania, Riccardo Bini, Sebastiano Filocamo e lo stesso De Capitani) e che oggi Massimo Chiesa e sette giovani attori della The Kitchen Company cercano di riproporre e riattualizzare.
“Nemico di Classe” racconta, infatti, alcune ore di sei ragazzi chiusi dentro un’aula di una scuola di periferia di una grande città. Sono abbandonati, soli, in attesa dell’arrivo di qualcuno che li possa salvare e introdurre nella vita. Sono sei ragazzi isolati in uno spazio ben delimitato che fa emergere con forza le tensioni, le urla, la cattiveria, la violenza unita a una profonda umanità.
Ma questa piece non comprende solo violenza e rabbia: il tutto è velato da sarcasmo e umorismo capace di far ridere e sorridere lo spettatore; uno spettacolo ricco in grado di creare momenti di tensione, momenti di vuoto, momenti comici e poetici. Uno spettacolo denso che emerge per la sua violenza, per la sua crudezza di linguaggio e di gesto, per i suoi significati ma soprattutto per i suoi rimandi a una realtà talmente contemporanea da rendere questo testo, questo spettacolo quanto mai attuale, con alcune scene dello spettacolo che avranno come colonna sonora le musiche e le canzoni di Vasco Rossi.
In questa prima occasione italiana, il Teatro Dante e la The Kitchen Company propongono un biglietto d’ingresso promozionale per venire incontro soprattutto al pubblico più giovane, al quale lo spettacolo è prevalentemente rivolto, con un costo del biglietto intero di € 10,00 e per gli abbonati a € 1,00
Per info e prenotazioni: Teatro Dante tel. 055.8940864 – e-mail: accademiaperseveranti@teatrodante.it

Una via per Don Bruno Verdiani….quasi

3 settembre 2008

Ricevo e pubblico con piacere questa lettera che Roberto Viti rivolge ai campigiani, in particolare ai parrocchiani di Don Bruno. Parole che suonano come uno sfogo, ma che non sono e non devono essere una dichiarazione di sconfitta, bensì uno stimolo ad operare sempre e comunque nel rispetto di coloro che vogliono bene alla nostra città e ad i suoi uomini e donne che tanto hanno dato e che tanto daranno alla comunità nel futuro. Concludo nel dire che vorrei pubblicare presto un’articolo che ponga la parola “fine” a questa parodia, una parola che tarda ad arrivare ma che speriamo possa essere soddisfacente e condivisa da tutti, soprattutto che possa onorare degnamente la figura di Don Bruno.

Il 29 luglio 2008, il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un nostro Ordine del giorno del 26 giugno che impegnava Sindaco e Giunta a intitolare una via a Don Bruno. C’é voluto più di un mese e ben tre consigli comunali per arrivare a una votazione su una proposta che, francamente, ci sembrava tanto onesta e semplice. Era stato un gruppo di parrocchiani che ci aveva domandato di attivarci e ben volentieri avevamo aderito. Che male ci poteva essere a lasciare ai cittadini, che per primi l’hanno richiesto, un ricordo del loro parroco? Ma peccavamo d’ingenuità, qualcosa di male c’era poiché hanno creato non poche difficoltà all’intitolazione di una strada a Don Bruno. Tanto che l’unanimità si é raggiunta solo al momento di dedicargli una strada anche di nuova costruzione quando e se ci sarà. “Una via per don Bruno”, titola il sito internet del Comune dando menzione della nostra iniziativa, solo che quella via ancora non c’é…Quello che ha voluto il consiglio comunale non è ciò che avevano chiesto quei cittadini. Dal momento che questo risultato non ci è piaciuto e che ci é costato malessere in consiglio comunale, vogliamo qui esprimere a quei parrocchiani il ns rammarico per come sono andate le cose e promettere loro che, come ci siamo impegnati in questa vicenda per sostenere le loro richieste, ancor più ci impegneremo in futuro quando ben altre battaglie saremo chiamati a combattere in un consiglio comunale un po’ vago e sordo. Perciò ciao Don Bruno, ci dispiace che sia andata così, ma su quest’impegno che Sindaco e Giunta hanno assunto con te, vigileremo e non faremo più sconti a nessuno!
ROBERTO VITI

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Una via per Don Bruno Verdiani .. che brutta figura !

26 agosto 2008

Il mio primo post di notizie dopo la pausa di agosto riparte con una notizia che speravo conclusa nel modo più logico e umano possibile, ma forse essendo un romantico, mi sono illuso troppo e quando ho letto la notizia, la mia delusione ha toccato un livello superiore a quello che mi sarei mai aspettato.
La notizia non è una novità, perchè è probabile che i quotidiani locali ne abbiano già dato informazione oltre a DiSegnoComune, voglio tuttavia esternare la mia profonda delusione su come ancora non si sia conclusa una vicenda così semplice da attuare e come ci siano stati, almeno così mi risulta, elementi contrari alla sua attuazione.
Non voglio dire altro e mi limito a concludere il post riportando il testo integrale del discorso che il Consigliere Viti ha tenuto nell’ultimo consiglio comunale, nutro la profonda speranza di poter vedere presto il nome di Don Bruno su di una via e che questa non sia una infima stradina di campagna.

All’emendamento presentato dal Presidente del Consiglio, il nostro gruppo preannuncia voto favorevole per tener fede all’accordo, da noi sofferto, nella precedente riunione dei capigruppo. Ripeto voto si, favorevole, ma nostro malgrado perché troviamo triste e brutto che non si sia trovato altro modo di venire incontro alla richiesta dei cittadini, che ancora domandano di poter aver vivo, nel primo anniversario della di lui scomparsa, il ricordo di un uomo e di un parroco che con tanta evidenza, ha contato nelle loro vite. Troviamo, inoltre, disdicevole che, di fronte all’esigenza di una comunità di mantenere vive le proprie memorie, il consiglio comunale, che di questa memoria condivisa dovrebbe, o meglio, avrebbe dovuto essere il nume tutelare, altro non abbia saputo partorire e dopo travagliato sforzo, il solo impegno un po’ vago, di intitolare a lui, prima o poi, una qualche nuova strada. Sappiate sempre, però, fin d’ora, che su questo nuovo impegno vigileremo con attenzione e costanza !
C’è una dimensione della politica che prescinde dai miseri calcoli delle varie parti e dai loro immediati vantaggi politici e che dovrebbe essere la crescita partecipata dell’intera comunità.
Sulla nostra iniziativa che, francamente, prescindeva dagli schieramenti, questa dimensione in consiglio comunale avrebbe potuto manifestarsi; anzi, avrebbe dovuto. Ma non è successo, a quanto pare per causa di paventati misteriosi disagi recati ai cittadini di via del gelsomino, disagi questi peraltro sconosciuti nel resto della penisola che si sono invece qui, in questa nostra cittadina, fortemente manifestati. Ricordando inoltre che in altri consigli comunali di questo comune si sono trovate maggioranze assai compatte, che senza tanti ripensamenti, ben altri disagi e più gravi assai provocheranno a tutta la cittadinanza, mi riferisco ovviamente alle passate, sciagurate scelte per l’inceneritore di case passerini. Di questa situazione prendiamo atto, e perciò, per salvare almeno un impegno minimo sempre al fine di onorare il nome di don Bruno alla memoria della sua comunità, votiamo a favore del vostro emendamento e ripeto, nostro malgrado e con  tanto disagio !
Ci pare, inoltre, che questa vicenda non abbia avuto una bella conclusione e che il consiglio comunale non ci faccia una granché bella figura. C’è inoltre, una seconda ragione che ci rende ancora più scontenti e perplessi; che tutto ciò sia avvenuto in un profluvio di dichiarati attestati di stima e di affetto per la persona che il nostro ordine del giorno si proponeva di ricordare e che nelle discussioni consiliari precedenti sono grondati come la pioggia d’aprile. Precisamente per citarne solo alcuni di bocca in bocca:  c’è chi ha sostenuto che quello di don Bruno è stato un lavoro immenso, fatto di sacrifici, di sudore e di tanto amore (consigliere Nucciotti); chi si è proposto di dedicargli una via delle più importanti di Campi Bisenzio, dove tutti ci passano, dove tutti si ricorderanno di lui (consigliere Bresci); chi addirittura, sommerso dall’affetto,  ha ammesso di considerare don Bruno parte della propria famiglia (consigliere Federighi). Ahimè; a tanto esteso e sentito encomio, non ha, però, corrisposto l’atto che a quel punto ci  sembrava naturale e cioè d’intitolare, subito senza alcun indugio, una strada già esistente nel primo anniversario della sua scomparsa ed intestarla ad un uomo che è stato capace di suscitare cotanto affetto.  Si è preferito, invece, rispedire tutto ad un vago rimando. E’ evidente che da questo consiglio comunale non è stato possibile ottenere di più, cioè costruire subito questa memoria pubblica in maniera condivisa. Di ciò ne siamo consapevoli; e mentre ci apprestiamo a votare a favore del vostro emendamento, vorremo ricordare a quei consiglieri, sempre che diventino capaci di correggere questo loro brutto modus operandi, una massima di cui potrebbero fare buon uso in futuro, e che siamo certi a don Bruno sarebbe piaciuta: “Il vostro dire sia sì, se é sì e sia no, se é no . Le parole in più sono suggerite dagli intrighi del diavolo” !
Il Consigliere Comunale ROBERTO VITI

….a noi non resta che considerare la pessima figura che i nostri amministratori hanno fatto !

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Una via per Don Bruno Verdiani, il discorso di Viti in Consiglio Comunale

7 luglio 2008

Lo scorso 26 giugno il Consigliere Roberto Viti ha presentato la richiesta di variazione toponomastica della strada nominata “via del Gelsomino”, in via Don Bruno Verdiani in ricordo del beneamato parroco del Sacro Cuore di Gesù a Campi Bisenzio. L’iter si sta rivelando un po più lungo del previsto, poiché l’approvazione finale è stata rimandata alla fine del mese di luglio; ma non preoccupatevi cari parrocchiani di Don Bruno, perché niente parrebbe potersi interporre fra tale richiesta e l’accoglimento da parte del consiglio, riconoscendo quindi il dovuto rispetto verso quest’uomo che in 39 anni ha saputo creare ed aggregare una comunità di cittadini che adesso lo ricordano con una intensa partecipazione. Non sono potuto intervenire, come avrei voluto, al consiglio comunale in oggetto, tuttavia ho ricevuto e pubblico con immenso piacere il discorso di Roberto Viti, che rende giustizia e ricordo ancora una volta dell’immagine di un’umile uomo di chiesa che ha dedicato, con amore e dedizione, la sua intera vita agli altri.

Colleghi consiglieri,
questo ordine del giorno che il nostro gruppo presenta nasce da un’esigenza molto semplice: quella di ricordare un uomo che molto ha dato a questa comunità. Sto parlando di Bruno Verdiani che, credo, molti di voi hanno conosciuto con il più semplice Don Bruno. Don Bruno, dicevo, è stato una presenza costante in questa nostra comunità campigiana, a partire dal 1968, anno in cui iniziò a svolgere il suo ministero sacerdotale nella chiesetta di legno del Sacro Cuore, che tanti ricordano come La Cappellina di don Bruno. Da quella chiesetta nacque qualcosa: una compagine di fedeli coesa e in costante crescita, tanto che nel 1980 quella comunità ebbe bisogno di una nuova casa più grande; e fu la chiesa di via De Gasperi, la nuova Chiesa di Don Bruno. Quella costruzione fu un grande evento: avvenne con il contributo materiale ed economico, di Don Bruno stesso, della sua comunità, e di nessuno altro. Non mi meraviglierei se qui ci fosse qualcuno, stasera, che abbia fatto l’operaio o il muratore per Don Bruno. Questo per dire una cosa molto semplice: che grazie all’impegno premuroso e ammirevole di questo parroco qualcosa è cresciuto e fiorito negli anni. Un impegno che non è stato soltanto parrocchiale, ma pedagogico (Don Bruno ha insegnato per quasi venti anni alla scuola pubblica Matteucci). E inoltre: il Don Bruno animatore, il Don Bruno creatore di spazi giovanili, Don Bruno impegnato nel sociale… i motivi per ricordarlo non mancano davvero…Ma ce n’è uno, soprattutto, che ci preme sottolineare: l’affetto di Don Bruno verso la sua comunità e l’affetto della sua comunità, così forte e bello che per il nostro gruppo non è stato possibile non farsi interprete di questo sentimento popolare, vista anche la gran quantità dei parrocchiani, e in primo luogo Angelo Manna, suo stretto collaboratore, che ci hanno invitato a promuovere questa richiesta che sentivano imperante: quella di intitolare una strada al loro parroco.
Una strada dunque, un ricordo. Di qui il nostro ordine del giorno, perché al ricordo di questo uomo semplice e buono sia intitolata una strada che oggi tutti i parrocchiani percorrono per andare alla sua Chiesa; e quindi non una strada qualsiasi, bensì via del Gelsomino, la sua strada, quella che percorreva per andare alla sua Chiesa, quella strada dove lui ha abitato per un decennio, al numero 10 che, essendo anche sede iniziale della parrocchia, i parrocchiani e chiunque altro ne avesse bisogno lo poteva sempre trovare.
Il conforto di questo ricordo; la comunità non chiede poi molto, e don Bruno lo merita… Lo merita ora e solo ora, e ripeto solo ora perché il 13 luglio 2008 ricorrerà il primo anniversario della sua scomparsa. Sarebbe un bell’atto davvero, proprio in quest’anniversario. I parrocchiani se lo aspettano, e fortemente ci sperano!
Ma è legittimo un tale atto? E su chi gravebbero le spese? Sui cittadini? Abbiamo la certezza di poter rispondere di no: l’atto deliberativo in materia di toponomastica fa carico alla Giunta Comunale, come chiarisce la circolare del Ministero dell’Interno n. 10 del ’91. Quindi la competenza dell’atto è della Giunta. E’ pur vero che la Legge n. 1188 del ‘27 recita, all’articolo 2, che “né strade né piazze possono essere intitolate a persone decedute da meno di dieci anni”; ma la medesima legge, all’articolo 4, “permette al Ministero dell’Interno, di concerto con le autorità locali, una deroga a tale limite temporale per le persone che si siano rese benemerite. Perciò l’atto giuridico è possibile”. Non solo: si tratterebbe di un omaggio al sentire dei cittadini che non comporterebbe loro alcun aggravio economico; come recita la circolare 21/1967 del Ministero dei trasporti: “una variazione di toponomastica non comporta alcun trasferimento di abitazione e perciò nessun obbligo ricade sui cittadini di comunicare modifiche nei documenti, mentre spetta piuttosto all’amministrazione fornire gli stessi cittadini di un documento che attesti che la variazione di indirizzo è avvenuta per il mutamento di una denominazione e non per un trasferimento di abitazione”. Tutto sommato solo un piccolo aggravio di lavoro per gli uffici comunali dunque, ma che peraltro è già avvenuto in tempi recenti, ad esempio per piazza della Concordia (attuale piazza Aldo Moro); via Cattaneo (attuale via Teresa Manetti); via S. Giusto (modificata in parte in via Allori) via Maleloggia (anch’essa modificata in parte in Piazzetta delle Poste). Quindi in altri casi come questi la variazione di denominazione della strada è stata eseguita regolarmente e ci risulta senza spese a carico della cittadinanza.
Pertanto mi rivolgo a questo Consiglio Comunale affinché senza indugio con voto positivo impegni la Giunta a modificare il nome dell’attuale via del Gelsomino in via Don Bruno Verdiani, uomo questo e sacerdote questo che tanto vivo ricordo, in trentanove anni di sacerdozio, ha lasciato nella popolazione campigiana e in chi ebbe la fortuna e il piacere di conoscerlo.
Il Consigliere Comunale – Capogruppo
Roberto Viti

Mi rivolgo infine ai parrocchiani di Don Bruno che mi leggono su questo blog, affinchè possano inviarmi una sua foto e magari alcuni vostri ricordi o pensieri da pubblicare nel prossimo post, all’indirizzo: campibisenzio@gmail.com

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Una via per Don Bruno Verdiani, parroco del Sacro Cuore di Gesù

23 giugno 2008

Ad un’anno dalla scomparsa di Don Bruno Verdiani, compianto parroco del Sacro Cuore di Gesù a Campi Bisenzio, ricevo e pubblico questa bellissima iniziativa da parte della Lista Civica Campigiana, da poco entrata a far parte del consiglio comunale nelle persone di Roberto Viti ed Antonio Esposito. Si tratta della presentazione di un’ordine del giorno, che allego, riguardante l’iniziativa per il prossimo consiglio comunale di giovedì 26/6/2008. Confesso che approvo questa iniziativa, poichè tanto dobbiamo a Don Bruno, primo fra i sacerdoti campigiani, a manifestare sempre viva partecipazione sul rispetto della salute dei cittadini e quindi in pieno accordo con il comitato campigiano. Per l’impegno solidale e per la simpatia che non mancava mai di mostrare a sostegno del movimento, come quando ne ospitava le iniziative nei locali della parrocchia. Viti ricorda bene una sua frase, simbolo di dedizione genuina: “Quando la comunità soffre, soffre anche il suo parroco”, in riferimento alla possibile costruzione dell’inceneritore di case passerini, proprio cosi vicino alla sua parrocchia e tutto ciò in coerenza all’appassionato, continuo, suo virtuoso servizio di ben 39 anni a Campi Bisenzio.
Angelo Manna, il suo principale e fedele collaboratore e molti parrocchiani hanno chiesto di commemorarlo degnamente nell’anniversario della sua morte, quale modo migliore per farlo, se non intitolare a suo nome proprio la strada ove si trova la chiesa che ha servito per tanti anni, variandone il nome da Via del Gelsomino a Via Don Bruno Verdiani.
Il consiglio comunale inizierà alle 15.30, si suppone l’ordine del giorno venga discusso verso le 18. Si chiede di intervenire e di passar parola agli interessati. Sarà d’aiuto una cospicua partecipazione per influenzare in positivo l’esito della votazione.
A tale proposito è in programma un’altro evento e cioè la celebrazione della deposizione della lapide, che verrà scoperta nella chiesa del Sacro Cuore, dopo la messa straordinaria delle 21.30 il 13 luglio 2008, giorno preciso della sua scomparsa, con la presenza del Cardinale Piovanelli.

ORDINE DEL GIORNO

Al sig. Presidente del Consiglio Comunale di Campi Bisenzio
Oggetto: variazione toponomastica

VISTO quanto disposto dalle vigenti leggi in materia di variazioni toponomastiche ed in particolare dalla Legge n. 1188 del 23 giugno 1927 e dal DPR n. 223 del 30 maggio 1989;

CONSIDERATO che il divieto disposto dall’art. 2 della citata Legge 1188 di intitolazione di strade e piazze a persone decedute da meno di un decennio trova deroga nell’art. 4 della citata Legge;

ATTESO che in data 13 luglio 2007 è deceduto il parroco Don Bruno Verdiani, resosi meritevole di ricordo da parte della comunità campigiana e in particolare da parte di quei cittadini che abitano nella zona della parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, in quanto prodigatosi per oltre trentanove anni in un appassionato impegno sociale e parrocchiale a favore della popolazione tutta;

ATTESO inoltre che fra i cittadini abitanti nella zona della parrocchia citata, per la stima, riconoscenza, affetto e gratitudine, si è manifestato il desiderio di intitolare al loro sacerdote Don Bruno Verdiani una strada posta in prossimità del complesso parrocchiale presso il quale il magistero sacerdotale umano e morale dello scomparso si è svolto in modo continuo e duraturo;

ATTESO infine che, come chiarito dalla circolare del Ministero dei Trasporti n. 21 del 26 marzo 1967, la semplice variazione di toponomastica non costituisce trasferimento di abitazione e che quindi in un simile frangente nessun obbligo particolare ricade sui cittadini e tutto ciò premesso nell’addivenire al primo anniversario della morte,

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA

a deliberare la variazione della denominazione dell’attuale via del Gelsomino, sita nel territorio comunale, in via Don Bruno Verdiani, in quanto trattasi di una strada non anonima, densamente abitata e accesso principale alla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù fondata da Don Bruno Verdiani ubicata in via Alcide De Gasperi, a presentare al Prefetto competente la richiesta di variazione toponomastica secondo i riferimenti prescritti dal Regio Decreto n. 1158 del 10 maggio 1923 e dalla Legge 1188 del 23 giugno 1927

Campi Bisenzio, 13 giugno 2008

IL CONSIGLIERE COMUNALE ROBERTO VITI

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