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Elezioni comunali a Campi: Di cosa esultare?

11 giugno 2013
Ricevo e pubblico alcune riflessioni di Viviana Ventisette da comune cittadina e (tende a puntualizzare) non a nome e per conto del Movimento 5 stelle, sulle comunali del 26 e 27 maggio.

Le urne hanno dato il loro responso, a Campi Bisenzio è cambiato tutto ma in realtà tutto è rimasto uguale.
Non c’è nulla da esultare!
Prendo a prestito, cambiandole un po’, le parole del bell’articolo di Giorgio Montefoschi uscito
oggi sul Corriere della Sera, che parla della decadenza di Roma, ben rappresentata dal film di Sorrentino “La grande bellezza”:
“ Campi non sta affatto bene, quella Campi che non va a votare e diserta le piazze, la Campi dei senza casa e dei senza lavoro, dei tanti giovani smarriti.
La Campi delle frazioni dimenticate, la Campi delle troppe bische autorizzate e dei compro oro.
Quella Campi che non ha occasioni di aggregazione sociale né ha un’identità.”
A Campi c’è un 48% di persone che non saranno rappresentate da nessuno in comune, sono tutti quegli abitanti che non sono andati a votare, per sfiducia in una classe politica autoreferenziale che in oltre vent’anni non ha prodotto nulla se non chiacchiere. Sono quegli abitanti delusi e forse disperati che non credono nemmeno più nell’anti-politica pensando che “tanto sono tutti uguali”. Un 48% di persone alle quali va tutta la comprensione ed il rispetto. Non c’è nulla da esultare dunque. Il “potere” resta, gira e rigira, in mano ai soliti, quelli che hanno vissuto di politica  e, aldilà dei proclami, non hanno brillato per coerenza. Basta andare a vedere i nomi di chi prenderà posto al Palazzo (maggioranza, ma in qualche  caso anche opposizione) e poi fare una ricerca, incrociare qualche dato, e sapremo che molti di loro hanno o hanno avuto ruoli ed incarichi di rilievo nell’associazionismo e in altre “istituzioni” e, se non loro, i loro parenti e amici più stretti.
Il potere non si passa di mano, anzi si cerca di alimentarlo, in un modo o nell’altro, facendo in modo che resti nella “cerchia” delle persone “fidate”.
Poi a Campi capita di ascoltare, magari all’ufficio postale, un signore che parla a telefono a voce alta con il comune (evidentemente un piccolo imprenditore) e dice che da un anno avanza un credito e che è stufo e che se non avrà quanto gli spetta manderà l’ufficiale giudiziario in comune !
Così si apre uno squarcio sulla realtà vera, quella lontana dai riflettori e dalle baldorie, dalle feste, dalle cene, la realtà delle cose che, troppo spesso, si preferisce nascondere sotto al tappeto. Spesso in campagna elettorale si è pensato alla chiusura o all’apertura del centro storico al traffico, spostando l’attenzione su un argomento marginale.
A Campi ci sono problemi ben più importanti e gravi, le aziende che chiudono o delocalizzano ( ultima in oridne di tempo la Conte of Florence) i servizi sociali che non funzionano perché non ci sono soldi e, quelli che c’erano, sono stati spesi male. Problemi troppo grossi e di difficile soluzione, problemi così “scomodi” su cui è meglio sorvolare, così, come diceva un personaggio del film “Jonny Stecchino” di Roberto Benigni: “Il problema di Palermo gl’è il traffico!”
Il 48% degli aventi diritto al voto che si sono astenuti, sono in pratica già un “partito” di grandi dimensioni che forse non si rende conto di che forza dirompente possa avere.
Forse è la parte migliore della popolazione, quella che non è “collusa” con il potere, quella che non ha mai ricevuto attenzione, quella che non si sente di appartenere alla casta e non vuole nemmeno esserne complice, quella che non sa nemmeno dove si trova il Palazzo comunale e, se lo sa, lo ritiene una fortezza inespugnabile.

A Campi i giovani disabili sono praticamente “invisibili”, le richieste dei genitori al Sindaco Chini

29 giugno 2012

Dal noto sito MenteLocale: Alcune settimane fa un gruppo di genitori di ragazzi disabili di Campi Bisenzio avevano mandato al sindaco una lettera, sulla falsariga di un’altra simile, inviata da altri genitori di altri comuni d’Italia ai propri sindaci, dove si chiedeva il riconoscimento di 50 euro di “sconto” sull’IMU prima casa per quelle famiglie dove ci sia un figlio portatore di handicap a prescindere dall’età.
Ebbene, forse sarete curiosi di sapere cos’ha risposto il sindaco Chini.
Ha detto che ha preso visione della lettera, che comprende benissimo le ragioni che stanno alla base della richiesta, tuttavia, a norma di legge, né il nostro comune, né gli altri comuni possono introdurre tale detrazione perché i comuni non hanno alcuna autonomia in tal senso e che le detrazioni sono stabilite dalla Legge dello Stato.
I genitori ringraziano il sindaco della sua risposta ma gli ricordano anche che lo Stato ha di fatto demandato ai comuni la determinazione finali delle aliquote IMU, infatti, come sappiamo sono i comuni che determineranno quanto dovremo pagare, visto, per esempio che l’aliquota base per la prima casa sarebbe 0,40%, allora come mai il comune di Campi, ad esempio, l’ha portata allo 0,48% nella seconda rata ?
Nello stesso modo lo Stato ha lasciato la libertà ai comuni di deliberare in merito ad eventuali altre detrazioni e, alcuni comuni lo stanno facendo.
Prendiamo ad esempio il comune di Bagno a Ripoli che ha deliberato quanto segue in materia di IMU prima casa: “Abitazione principale del soggetto passivo nel cui nucleo familiare (per nucleo familiare si intendono tutte le persone risultanti dalle certificazioni anagrafiche) è compresa una persona riconosciuta portatrice di handicap ai sensi degli artt. 3 e 4 legge 104/92, oppure persona con grado di invalidità al 100%, oppure priva di vista ai sensi della L. 382/70, oppure sordomuta ai sensi della L. 381/70, che risulti proprietario di una sola abitazione, su tutto il territorio nazionale e che vi risieda,0,40% “ Anche se poco, mi pare almeno un passo avanti del comune di Bagno a Ripoli, ma ce ne sono altri, come ad esempio il comune di Rignano sull’Arno ecc… che hanno deliberato in questo senso.
Alle famiglie con disabili talvolta basta davvero poco, basta un gesto di solidarietà, la volontà di essere loro vicine in qualche modo, la sensibilità è apprezzata in qualsiasi modo essa si manifesti, anche organizzando una cena per stare tutti insieme!
Ma la nostra amministrazione si sa, non è mai stata sensibile in materia di disabilità, a Campi i giovani disabili sono praticamente “invisibili” e, l’unica proposta che l’amministrazione ha saputo fare alle loro famiglie è quella di entrare a far parte della Fondazione Polis che ha, tra i suoi scopi principali, quello di gestire lasciti testamentari, donazioni e contratti di mantenimento, beni immobili e capitali e costituire in via accessoria e strumentale attività anche commerciali finalizzate al perseguimento degli scopi statuari e nel cui cda siedono, per ora, tutti ex politici o dirigenti pubblici che, com’è riportato sottolineato sullo statuto, hanno accettato l’incarico a titolo gratuito! Lo slogan della Fondazione Polis è “Polis, patto di cittadinanza per una vita in autonomia” oppure “nuova frontiera dell’integrazione tra pubblico e privato”. I soci fondatori promotori sono i comuni di Calenzano, Signa, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Vaglia e la Società della Salute. Contestualmente alla redazione dell’atto costitutivo i Soci Fondatori hanno trasferito alla Fondazione un fondo di dotazione dell’importo di Euro 52.500,00 e un fondo di gestione di Euro 219.500,00 per un totale di Euro 272.000,00!!
L’obiettivo, ambizioso, della Fondazione è quello di dare risposte concrete ai bisogni delle persone svantaggiate per quanto riguarda i servizi residenziali e sostitutivi della famiglia, soprattutto quando questa non potrà più essere punto di riferimento per la persona disabile. Insomma, bisogna aspettare di andare all’altro mondo perché qualcuno si occupi dei nostri figli, naturalmente grazie alla nostra eventuale eredità ?
Non si è capito granché di questa Fondazione, ma si sa, forse siamo mentalmente limitati! Non si sa per esempio che bisogno ci fosse di costituirla visto che la Società della Salute, quando nacque, veniva vantata dai “sapienti” e “illuminati” come il mezzo di soluzione di tante problematiche legate all’handicap, fiumi d’inchiostro sono stati scritti sui progetti che la SdS avrebbe realizzato per venire incontro alle problematiche dell’handicap!!
Il sindaco in uno delle sue assemble ci ha riferito che il nostro comune ha dato nel 2011 ben 1.750.000 euro alla Società della Salute, potremmo sapere per cosa, visto che i servizi sociosanitari sul nostro territorio lasciano molto a desiderare?
Ormai non si contano più le promesse disattese, come quella di realizzare il centro di riabilitazione e socializzazione in via Orly, ma si sa, in campagna elettorale è tutto ammesso, anche prendere in giro i disabili !
Eppure basterebbe guardarsi intorno per capire che si potrebbe fare molto anche senza bisogno di “lasciti”. Basterebbe guardare l’esempio dell’Associazione Assieme di Calenzano dove la solidarietà non è solo una parola per riempirsi la bocca.
Oppure nuovamente a Bagno a Ripoli, dove alcuni mesi fa è stata inaugurata un “appartamento laboratorio” per dare risposte alle persone con handicap psichico e sensoriale.
E’ costato solo 110 mila euro ed è stato finanziato da Società della Salute, Comune di Bagno a Ripoli e regione Toscana.
http://toscana-notizie.it/blog/2012/03/31/disabilita-inaugurata-struttura-per-sviluppare-percorsi-di-autonomia/
Come mai a Campi non è possibile fare nulla di simile ? Come mai c’è bisogno di “raccattare” cosi ingenti capitali senza neppure sapere come verranno impiegati, visto che, per il momento, mandare in vacanza quindici giorni i figli disabili con la suddetta Fondazione costa intorno ai 1300 euro, non poco per le famiglie che in questo periodo si vedono costrette a tante rinunce a causa della crisi che, certamente, “morde” di più quelle famiglie dove ci sono figli con disabilità.
Viviana ventisette

Viviana Ventisette: “quelle dichiarazioni sulla stampa equivocano il mio pensiero”, la replica integrale su Campi Bisenzio Blog

27 marzo 2012

Viste le recenti dichiarazioni apparse sugli organi di stampa, da parte di Viviana Ventisette (Comitato Alleanza Cittadina di Campi Bisenzio); pubblico integralmente un suo comunicato pervenutomi via email, nel quale si dichiarano i veri significati di tali dichiarazioni, evidentemente non correttamente riportate sulla stampa locale:

Dato che credo fermamente nella libertà di stampa ma anche nel diritto dei i cittadini di essere correttamente informati e non ulteriormente confusi con messaggi non sempre corretti che arrivano dalla stampa.
Visto che sono apparsi articoli di giornale che riguardano mie dichiarazioni che, riportate sulla stampa possono aver indotto ad equivocare il mio pensiero.
Visto anche che ne ho chiesto la rettifica ma questa, a mio avviso, è stata ancora più incomprensibile dell’articolo stesso.
Qui di seguito riporto integralmente le mie dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa per la presentazione del Comitato Alleanza Cittadina di cui faccio parte:
“credo che l’alternanza sia il seme della democrazia e che sessanta anni di un’ amministrazione monocolore abbia portato all’appiattimento dell’entusiasmo politico della cittadinanza che si sente sempre più lontana dalle logiche e dalle scelte del Palazzo. Credo dunque che sia venuto il momento di cambiare e che in questo progetto di cambiamento vengano coinvolti attivamente i cittadini”.
Per esplicitare ancora meglio il mio pensiero, aggiungo che, il “monopolio del potere” che dura da molti anni, qualunque sia il colore politico e per quanto, per alcuni, possa sembrare rassicurante, non mi sembra una garanzia per il cittadino.
Reputo, infatti, il cambiamento essenziale, nell’ottica del rinnovamento e di una più ampia prospettiva per il futuro del nostro territorio. Fermo restando quello che ritengo il valore del dialogo e del confronto civile tra persone che, hanno diversità di vedute, come ingrediente essenziale per una buona politica e non solo. Ogni altra dichiarazione a me attribuita è fuorviante e frutto della fantasia degli articolisti.
Cordiali saluti
Viviana Ventisette

Nasce il Comitato Alleanza Cittadina per Campi: “Un laboratorio per il governo della città”

20 marzo 2012

Si è tenuta questa mattina, presso la Sala ex Giunta del Palazzo Comunale di Campi Bisenzio, la conferenza stampa di presentazione del Comitato Alleanza Cittadina per Campi.
Il Comitato, la cui nascita fa seguito alla costituzione da parte di Antonio Esposito, Piero Fedi e Alessandro Tesi, avvenuta lo scorso settembre, dell’omonimo gruppo consiliare, sarà il luogo – come ci dicono – dove prenderanno forma le proposte per il governo della città.
«La nascita del Comitato era stata preannunciata al momento della costituzione del Gruppo consiliare – hanno dichiarato i Consiglieri Esposito, Fedi e Tesi – con la funzione di dare vita a un vero e proprio laboratorio politico, indispensabile per disegnare un nuovo modello di governo locale. Siamo rimasti fedeli alla nostra idea di coinvolgere gente nuova, persone con esperienze diverse, alcuni dei quali non si erano mai dedicati prima d’ora alla politica: un gesto di apertura e all’insegna della partecipazione. Inoltre, non è da escludere che nei prossimi mesi si costituiscano altri comitati di Alleanza Cittadina nei Comuni limitrofi al nostro».
Alla conferenza stampa, oltre ai tre Consiglieri comunali, hanno preso parte alcuni membri del Comitato tra cui Alessandro Gensini, Pierluigi Campani, Viviana Ventisette, Gianni Bini e Stefano Sadun. Fanno inoltre parte del Comitato Simone Cerino, Mario Paoli, Edoardo Rossi e Franco Squilloni.
Il Presidente di Alleanza Cittadina, Alessandro Gensini, insieme al Portavoce del Comitato, Pier Luigi Campani, hanno sottolineato come «pur essendo attualmente in Consiglio comunale collocati all’opposizione, lavoriamo con l’obiettivo di proporci come forza di governo alle prossime elezioni amministrative», «Lo scopo del comitato è quello di costruire un progetto credibile per il futuro di Campi» hanno dichiarato gli intervenuti. «Il nostro impegno è dedicato all’elaborazione di proposte concrete, coinvolgendo la cittadinanza, perché riteniamo che questo sia l’aspetto fondamentale.»
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il sito web www.alleanzacittadina.it. Il Comitato Alleanza Cittadina per Campi può essere contattato anche tramite email all’indirizzo info@alleanzacittadina.it

Un ospedale a Campi ? che bello sarebbe .. se solo fosse vero !

3 novembre 2011

Il roboante annuncio del sindaco Chini riguardo la prossima realizzazione di un ospedale a Campi Bisenzio, nella zona di Via Barberinese, ha sicuramente un intento, diciamo così, “promozionale”. Il titolone a caratteri cubitali uscito su un giornale locale, infatti, può trarre facilmente in inganno i più: un ospedale a Campi, bravo sindaco, ci voleva proprio!
Perché, in effetti, la maggioranza delle persone, non legge gli articoli dei giornali ma si limita, appunto, ai titoli. Coloro che hanno letto gli articoli, hanno saputo, che l’ospedale tanto decantato, altro non è che una clinica privata di lusso. Che strano, mentre si fanno i referendum per l’acqua pubblica la nostra Amministrazione pubblicizza la sanità privata, a cinque stelle. La clinica che verrà realizzata a Campi è di proprietà del gruppo francese Korian che ha acquisito le strutture socio sanitarie del gruppo Segesta di Milano e, possiede in Francia, Italia e Germania 216 tra residenze per anziani autosufficienti e non autosufficienti, centri polivalenti e specializzati in geriatria e riabilitazione ed anche cliniche psichiatriche. Mi sorge spontanea una domanda: ma se la sanità pubblica toscana è una delle migliori in Italia, perché ricorrere a quella privata, straniera, per giunta?
A Firenze, ad esempio, è attiva da diversi anni Villa Le Terme, sempre del gruppo Korian.
Una RSA che, come dice il sito, è accreditata e contrattualizzata con il servizio sanitario nazionale e regionale. In realtà, sappiamo tutti, perché i giornali se ne sono occupati ampiamente, quanto in realtà, arriva a spendere una famiglia che abbia la necessità di sistemare un proprio familiare anziano in una di queste cliniche. C’è gente che ha dovuto impegnare la casa, accendere mutui e quant’altro.
Questo, dunque sarebbe l’”ospedale”?
Si sa che oggi due sono i campi dove il business è sicuro: la sanità e la cura del corpo. Il nostro comune ha accolto in pieno il messaggio e, quando c’è da fare business non si tira indietro. Il centro benessere Hidron è una realtà ben radicata ormai, anche se molta gente per accedervi ricorre a finanziamenti che poi dovrà pagare con lauti interessi. Il benessere costa, si sa!
Ricordo quanti, quando il centro aprì, facevano la fila per iscrivere i figli in piscina o ai corsi di danza, firmavano contratti “capestro” con un istituto di credito, pur sapendo che, se il figlio non avesse voluto proseguire il corso, loro avrebbero comunque dovuto continuare a pagare, ogni mese, tramite “comodo bollettino” le rate del prestito.
Ma torniamo al nostro ospedale. Mi chiedo, proprio di questo tipo di ospedale abbiamo bisogno a Campi, quando, nel malaugurato caso ci facciamo una ferita da qualche parte dobbiamo andare a Firenze o a Prato per ricorrere ad una semplice sutura?
Un paese di quasi cinquantamila abitanti che non ha un presidio di primo soccorso, che ha una carenza cronica di servizi sanitari in convenzione visto che, per una visita specialistica, telefonando al CUP veniamo spediti fino a Borgo San Lorenzo, che i disabili non sono minimamente considerati, dal momento che anche loro, vengono letteralmente “spediti” fuori dal territorio comunale per poter accedere a servizi di riabilitazione. Un comune dove, l’unico punto prelievi in convenzione è quello presso la ASL di Via Rossini, sempre pieno di gente fin dalle prime ore dell’alba con tutti i disagi che ne conseguono specialmente per gli anziani!
Incurante di tutti questi disagi il nostro sindaco ha la sfrontatezza di vantarsi della realizzazione di una clinica privata? Se non ci fosse di che farsi cadere le braccia si potrebbe anche ridere.
Certo gli oneri di urbanizzazione che la società Segesta sborserà al comune consentiranno anche di mettere in cantiere un polo scolastico proprio accanto all’ “ospedale” e di vantarsi anche di questo, anche se non ci è dato sapere se il comune ha acquistato da un privato e a quanto, i terreni sui quali realizzerà il nuovo l’istituto scolastico.
Viviana Ventisette (tratto dalla newsletter della MenteLocale – mentelocale.dellapiana@gmail.com)