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Rifiuti Zero: una Petizione Popolare per estendere la raccolta differenziata a tutto il territorio di Campi Bisenzio

25 febbraio 2014

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E’ in corso la Petizione Popolare per richiedere l’estensione della raccolta differenziata porta a porta sul tutto il territorio comunale, ecco l’iniziativa lanciata dall’Assemblea della Piana e dal Coordinamento dei Comitati contro l’inceneritore.
Ci dicono che l’inceneritore è indispensabile perchè altrimenti saremo sommersi dai rifiuti ed in contemporanea “fanno finta” di impegnarsi ad organizzare la raccolta differenziata, si legge nel comunicato, in quasi 15 anni Campi Bisenzio ha solo il 47% di raccolta differenziata, e non avendo raggiunto l’obiettivo del 50% è stato multato con l’aumento della costo per tonnellata di rifiuti conferiti in discarica. Onere, ovviamente a carico di noi cittadini.
Facciamo in modo che la raccolta differenzi…ata porta a porta diventi una realtà “vera” in tutto il Comune di Campi e non solo in poche frazioni coinvolgendo solo una piccola parte delle popolazione. Cercate il negozio più vicino che espone questo manifesto e firmate. Occorre un documento di identità ed essere residenti oppure lavorare a Campi Bisenzio.
Puoi, per ora, firmare la petizione presso i seguenti esercizi di: Via Buozzi / Via Santo Stefano/ P.za Dante e P.za Fra Ristoro.
– Pasticceria Ballerini, Bar Franco, Fotografo di p.zza Dante,29, Smok In, L’edicola del centro, Amici a 4 zampe, Erboristeria Spada, Forno, Badabirba, Dark, Ricevitoria Lotto n 75, Pianeta casa, Panerai scarpe, Fidelio, Calzature Massaia, Graffio, Airbag, Isabel queen, IG Freschi, Simpaty P.za Fra Ristoro, Vertical Club P.za Fra Ristoro, Panificio Pasticceria La Focaccia P.za Fra Ristoro, Pelletteria Marco Peruzzi P. zza Fra Ristoro, Abbigliamento Simonetta Via Cetino, 27, Pizzeria Di Mari a San Martino.
Non è ancora fissato un termine per la chiusura della raccolta firme, anche se si prevede che sarà entro un paio di mesi. Verrà comunicato tramite siti e blog. Comunque sia partecipate il più possibile a questa petizione uno dei tanti strumenti da utilizzare contro il progetto del Mega-Inceneritore a Case Passerini. E’ solo uno dei passi, non l’unico, ma un passo importante soprattutto per la potenzialità di attivare la comunità che abita il territorio, nel mantenere il tema
dei rifiuti tra i discorsi della gente, nei bar, nelle piazze, nei negozi, nei condomini.
Per info : info@noinceneritori.org – www.noinceneritori.orgpianacontronocivita.noblogs.org

Convegno sul Laboratorio progettuale Parco della Piana, sabato 24 luglio a Villa Montalvo

22 luglio 2010

Sabato 24 luglio alle ore 10.00 presso la Villa Montalvo a Campi Bisenzio, si terrà un convegno sul Laboratorio progettuale Parco della Piana, organizzato dalla Regione Toscana, al quale parteciperà il nuovo assessore regionale all’Urbanistica e Pianificazione Territoriale, Anna Marson.
Una occasione per ascoltare ed intervenire al dibattito sulla spinosa questione inceneritore e parco della Piana, soprattutto dopo le recenti affermazioni dell’assessore Marson.
Sarà infatti particolarmente interessante sentire come intende conciliare inceneritore, pista parallela stadio e magari un centro commerciale, e pensare che due o tre boschetti che possano compensare tutto il carico di inquinamento ambientale, che fra parentesi la piana ha già, ancor prima degli interventi considerati.
E sarà altrettanto interessante avere ragguagli sulle sua recente dichiarazione, riportata dall’Unità del 17 luglio 2010 in cui afferma : “Ci piacerebbe poter riconsiderare la scelta dell’inceneritore, ma vista la percentuale di raccolta differenziata e l’emergenza rifiuti soprattutto legata alla città di Firenze non è ridiscutibile”.
Certamente, si può fare ben poco se non si cambia la linea seguita dalle tante Amministrazioni, che poi è la linea della Regione Toscana che ancora  nicchia sul 36,58 % attuale, mentre sappiamo di dover raggiungere il 65% entro il 2012.
La stessa linea di Enrico Rossi, che in campagna elettorale aveva fatto uno sciagurato manifesto in cui diceva che  sole vento terra ed inceneritori di rifiuti sono fonti equiparabili che possono diventare fonte di guadagno per tutti, mescolando in modo ibrido fonti rinnovabili e “black economy”, per altro ben assistita da contributi statali che l’Europa ci condanna e  che hanno frenato, nel nostro paese dal 2001, lo sviluppo delle rinnovabili riuscendo a drenare secondo stime, 50 miliardi di euro.
Comunque sia la Marson ha ragione nel dire che c’è poca raccolta differenziata, forse perchè ne abbiamo voluta far poca .. senza contare che quella poca che è stata sperimentata ha denotato che è un sistema efficace per alzare la raccolta differenziata oltre l’80%. In parole povere si è  oggettivamente verificato dopo la sperimentazione, che è un sistema adatto a prevenire qualsiasi emergenza rifiuti ! ..E quindi cosa aspettiamo ad applicarlo a tappeto ? magari dove ci sono le zone più popolate, dove ci sono i palazzi, allo stesso modo di come da tempo avviene in città come Milano, Torino, Novara, Asti e tante altre.
E visto che per alzare li livelli di raccolta differenziata occorre fare in modo che artigiani o imprese non gettino i loro materiali di risulta nei cassonetti dell’ indifferenziato (il quantitativo di cosiddetti rifiuti non domestici ammonta a  circa il 60% della massa totale),  perché non dare nuovo impulso alle isole ecologiche e/o ai canali di conferimento a loro dedicati ?
Poi c’è la questione Firenze, che la Marson indica essere il maggior imputato di eventuali “emergenze rifiuti”, ovviamente perché viaggia al 40,76% e perché quantitativamente ne è il maggiore produttore. Viene da pensare che forse è sulla gestione della raccolta in questa città che va posta la maggiore attenzione, perché in un sistema in cui i problemi devono essere visti in area vasta, non si può non porre l’attenzione sulla gestione obsoleta e sui risultati scadenti dei vicini, sempre di  ostacolo, invitandoli ad adeguarsi a migliorie che vanno a vantaggio di tutti.
Non c’è niente di straordinario nel chiedere che Firenze rispetti i limiti di legge, che dicono almeno il 55% di Raccolta Differenziata al 2011 ed almeno il 65% al 2012.
Dati ed affermazioni alle quali viene spontaneo chiedersi perchè non agire concreatamente,  affinchè proprio Firenze, che la stessa Marson indica come la massima responsabile dell’ “eventuale”  emergenza rifiuti,  si metta semplicemente in condizione di alzare il proprio livello di raccolta differenziata (almeno al minimo dei livelli  previsti dalla legge), in modo da consentire la “ridiscutibilità” della scelta dell’inceneritore di Case Passerini.
Insomma un convegno che si preannuncia interessante a quanto pare e che spero possa vedere la presenza “non gradita”  (ovviamente) di tutti coloro che come me, non credono alle favole. Intervenite numerosi mi raccomando ..

Riciclare correttamente i rifiuti: le cose da sapere .. per farlo meglio !

21 febbraio 2010

E’ ampiamente dimostrato da come smaltiamo i nostri rifiuti (lo si vede anche personalmente da ciò che troviamo nei cassonetti) che non esiste una accurata cultura delle più basilari informazioni su cosa e come smaltire gli svariati rifiuti domestici che produciamo. Prendo al balzo l’ottimo sito di Simone Larini, (dopo la sua lettera che ho recentemente pubblicato sul blog), proponendo da oggi alcune considerazioni, prodotte dallo stesso Larini e disponibili sul suo sito indipendente www.inforifiuti.com. Una serie di consigli pratici per organizzare comodamente la raccolta differenziata a casa propria, che spero possa servire per trovare “ogni rifiuto sempre più al posto giusto”..

Le modalità operative di RD cambiano a seconda del gestore
I sistemi di RD cambiano a seconda del gestore. In pratica, in ogni comune italiano i rifiuti i materiali oggetto di raccolta sono diversi, vengono differenziati con metodi diversi, i colori dei contenitori stradali sono diversi, ecc. Ad esempio gli imballaggi poliaccoppiati (quelli prodotti da Tetra Pak, per intenderci) in alcune zone sono raccolti assieme ai contenitori per liquidi, in altre assieme alla carta. Consulta il sito web di chi gestisce i rifiuti nel tuo comune per vedere la lista dei materiali accettati e sapere le modalità esatte di raccolta. Nella pagina dei link utili trovi gli indirizzi dei siti delle aziende delle principali città italiane, con un link diretto per accedere alla pagina con le istruzioni operative per fare la RD nelle singole città.
Non gettare la ceramica assieme al vetro

Gli oggetti in ceramica – come tazze, tazzine del caffè, piatti e piattini – danneggiano fortemente il riciclaggio del vetro e sono difficili da selezionare ed eliminare dal flusso di rottami di vetro. La ceramica – così come le lampadine e i tubi al neon – non va gettata assieme al vetro nelle campane per la RD. Mai. Per nessun motivo.
Non gettare gli olii nel lavandino
L’olio vegetale residuo delle fritture o dei prodotti sottolio non va mai gettato nel lavandino. Disturba infatti il regolare funzionamento dei depuratori delle acque reflue. E – ove gli impianti fognari sono privi di sistemi di depurazione – raggiunge laghi e fiumi, formando una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna. Un solo chilo di olio usato è sufficiente per coprire con questa pellicola una superficie di 1000 metri quadrati. Invece di gettarlo nel lavandino o nel water, conserva l’olio usato, travasalo in una tanichetta più grande e periodicamente vai a svuotarla a una piazzola ecologica attrezzata. Per trovare la più vicina piazzola ecologica, puoi consultare la nostra pagina dei link utili, in cui sono indicate le modalità operative delle RD nelle principali città italiane. Gli oli usati vengono poi rigenerati e riutilizzati in diversi settori industriali, tra cui la cosmetica.
Se hai un’attività commerciale di ristorazione, ricordo che il D.lgs. n. 4 del 16/01/08 impone di far ritirare gli olii vegetali usati da un’azienda appartenente al CONOE (Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli olii e dei grassi vegetali e animali esausti), direttamente o mediante consegna a soggetti incaricati dal Consorzio. Sul sito del CONOE trovi l’elenco delle aziende aderenti, divise per regione.
Sciacqua i contenitori prima di gettarli nella campana
La selezione dei materiali riciclabili provenienti dalla RD prevede sempre delle fasi di selezione e raffinazione manuale, anche ove vengano impiegate macchine automatiche per la selezione. Per rispetto nei confronti delle condizioni di lavoro dei lavoratori delle piattaforme di selezione e per mantenere condizioni più igieniche delle campane stradali, consiglio vivamente di sciacquare le lattine, le bottiglie di plastica e vetro e i contenitori in Tetra Pak prima di avviarli alla raccolta differenziata. Non occorre lavare a fondo, una sciacquata appena dopo consumato il prodotto nella confezione è più che sufficiente.
Schiaccia bottiglie di plastica e imballaggi di cartone prima di gettarli nel contenitore per la RD
Aumentando la densità del materiale, questo accorgimento consente di diminuire i costi della RD in fase di trasporto. Richiudi le bottiglie col tappo e rimarranno schiacciate.
Porta alla più vicina piazzola ecologica i tuoi rifiuti domestici pericolosi
Nell’immondizia domestica sono presenti anche molti rifiuti pericolosi, ad esempio:
– contenitori usati di vernici, insetticidi, soda caustica,
– lampade al neon
– apparecchiature elettriche o elettroniche dismesse (RAEE)
Non gettare nei contenitori stradali per la RD i rifiuti pericolosi, ma portali alla più vicina piazzola ecologica attrezzata.
Per trovare la più vicina piazzola ecologica, puoi consultare la nostra pagina dei link utili, in cui sono indicate le modalità operative delle RD nelle principali città italiane.



Rifiuti: scende la produzione, aumenta la raccolta differenziata .. l’obiettivo del 65% è raggiungibile ?

10 febbraio 2010

È scesa del 3% la produzione dei rifiuti solidi urbani prodotti dai cinque comuni dell’area fiorentina nel 2009 rispetto all’anno precedente, mentre è aumentata del 4% la raccolta differenziata.
I dati sono stati diffusi da Quadrifoglio e recano delle cifre, abbastanza incoraggianti, anche se non particolarmente vigorose. Campi come al solito mantiene la sua posizione da fanalino di coda nella classifica dei comuni ricicloni, nonostante gli sforzi per risalire la classifica e tentare di raggiungere gli altri comuni della piana.
Ma vediamo nel dettaglio un pò di cifre, nella classifica del riciclo:
1° Sesto Fiorentino con il 52,79% ha avuto un aumento di +4,28%
2° Calenzano con il 51,01% ha avuto un aumento di +4,69%
3° Firenze con il 40,77% ha avuto un aumento di +3,40%
4° Signa con il 40,57% ha avuto un aumento di +3,79%
5° Campi con il 39,30% ha avuto un aumento di +3,23%
con una media del 3,64% nell’area. Ricordo che l’obiettivo di RD era del 45% (nel 2008), superato ora solo da Sesto e Calenzano; tale obiettivo è cambiato il 13 febbraio 2008 con l’entrata in vigore del secondo decreto correttivo del Testo Unico sull’ambiente, che prevede nuovi obiettivi di raccolta differenziata (65% al 2012) e la limitazione dell’assimilabilità dei rifiuti provenienti da attività produttive, ai rifiuti urbani.
Nella classifica degli indifferenziati invece, questi sono i comuni che hanno diminuito il conferimento di questi rifiuti con le percentuali ottenute:
1° Signa con una diminuzione del -11,48%
2° Firenze con una diminuzione del -6,94%
3° Calenzano con una diminuzione del -6,73%
4° Sesto Fiorentino con una diminuzione del -3,03%
5° Campi con una diminuzione del -1,79%
Diminuzione media nell’area del 6,28%.
Il comune di Campi Bisenzio, dopo il ritardo degli anni scorsi, è riuscito ad invertire la tendenza grazie all’attivazione dei nuovi servizi “porta a porta” e al potenziamento delle multipostazioni, con l’obiettivo di avvicinarsi nel 2010 alle percentuali degli altri comuni della Piana e magari al Testo Unico, forse varebbe la pena di estendere questi servizi a tutto il territorio campigiano anzichè solo ad alcune ristrette zone, comunque un inizio apprezzabile che ci porta a ben sperare ..  Approfondimento nella relazione di Quadrifoglio (in PDF).