Sento il bisogno di tornare per un attimo sull’annoso problema dei rifiuti di grandi dimensioni abbandonati in tutta la Città di Campi Bisenzio come testimoniato di recente con la raccolta foto realizzate da Forza Italia nella giornata di Pasquetta, dichiara il Capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola, a fronte del dibattito che si è scatenato sui social network sull’argomento dove sono intervenuti anche esponenti della maggioranza e a fronte dello scandalo del degrado urbano che di recente è tornato alla ribalta nella cronaca locale e politica della Città di Firenze in seguito al video choc della persona che defeca in pieno giorno in Piazza della Stazione.
In primis, noi di Forza Italia rivendichiamo con forza la necessità di portare all’attenzione della politica cittadina e della stampa simili episodi di degrado giacché essi sono fenomeni che offendono la città tutta e sui quali non è proficuo tacere ma anzi occorre alzare la voce e denunciare l’accaduto. Per tali ragioni, a coloro i quali, per meri interessi di natura politica avversa alla nostra, rivolgono a Forza Italia l’invito ad occuparsi di altro, dei veri problemi della Città e di qualcosa di maggiore elevatura, vogliamo ricordare che l’abbandono dei rifiuti urbani di grandi dimensioni in tutti i luoghi della Città, nelle frazioni come nel capoluogo, rappresenta un vero ed allarmante problema della Città, per di più oramai cronico dato che esso perdura da anni ripresentandosi con frequenza. Nondimeno, Forza Italia a differenza della maggioranza di sinistra, in virtù del mandato elettivo ricevuto dai campigiani intende svolgere la propria attività politica occupandosi dei problemi della Comunità campigiana come il degrado, l’ambiente, le buone pratiche e la salvaguardia del territorio giacché a Campi i problemi sono talmente numerosi da lasciare volentieri ad altri di occuparsi di massimi sistemi e temi aleatori sui quali non vi è alcun collegamento territoriale.
In secundis, Forza Italia evidenzia come l’occasione dell’ennesima denuncia della grave situazione di degrado nella quale versa Campi abbia forse atto emergere come un più allarmante degrado sociale, culturale e politico sia presente in Città. Anche stavolta infatti la maggioranza, il Sindaco e la Giunta nulla hanno avuto da obiettare, nulla avanzando e nulla proponendo per cercare di attenuare il fenomeno ritenendo che tutto dipenda dalla noncuranza dei cittadini e ritenendo ad esso estranea la politica.
Diversamente da quanto avviene a Campi nella Città di Firenze, proprio in questi giorni, a fronte del nuovo scandalo, la Giunta e la politica si interrogano sulle strategie da sviluppare per evitare continue e inaccettabili offese alla Città. L’assessore al decoro Bonaccorsi ad esempio, presentando il progetto di intervento, oltre ad annunciare un aumento della vigilanza anche con vigilantes privati, ha annunciato che sarà istituita una persona dedicata a raccogliere le denunce di gravi casi di offesa al decoro chiamando la sala operativa dalla polizia municipale, mentre il Vice Sindaco reggente Nardella ha dichiarato che Il decoro e’ fra i primi obiettivi della agenda di lavoro per la città e, ritenendo che non basti soltanto aumentare i controlli, ha affermato di ritenere che primi alleati per il decoro della citta’ siano i nostri cittadini. Per questo, ha affermato di puntare su un mix fra sicurezza, decoro urbano, educazione dei cittadini, coinvolgimento dei residenti e delle associazioni Nondimeno, sempre a Firenze, anche se ancora in attesa di raggiungere risultati percettibili di un miglioramento della situazione l’Amministrazione, benché di centrosinistra, ha coinvolto i c.d. Angeli del bello e i giovani del servizio civile nella lotta contro il degrado e la tutela del patrimonio artistico.
A Campi, invero, assistiamo inermi al nulla cosmico e cosa ancora peggiore, non solo non vengono avanzate proposte, ma taluni cittadini e consiglieri della maggioranza di sinistra, chiedono a Forza Italia di parlare d’altro ritenendo che la politica non c’entri con questi casi di oltraggio in sequenza del decoro della Città. Si tratta di qualcosa di davvero paradossale che coglie il segno di quale sia, prima che urbano, il degrado culturale, sociale e politico presente in Città.
Anche stavolta, conclude Gandola, Forza Italia si assumerà l’onore di presentare concrete e realizzabili preposte per combattere l’annoso problema del degrado e dell’abbandono dei rifiuti, dimostrandosi attenta alle problematiche del territorio e soprattutto capace di avanzare proposte per risolverle.
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Network di città italiane per il dialogo interculturale Rete di città italiane per la diffusione del dialogo interculturale, anche Campi c’è !
28 settembre 2010Il Comune di Campi Bisenzio ha aderito all’accordo di programma Network di città italiane per il dialogo interculturale. Durante un’incontro che si è tenuto il 21 settembre, giornata ONU dedicata alla Pace, presso il Comune di Reggio Emilia per la seduta di insediamento e la sottoscrizione dell’Accordo di programma del Network di città italiane per la diffusione del dialogo interculturale, una rete di dieci città che collaborano sui temi dell’integrazione e delle Politiche per l’immigrazione per costituire un luogo dove definire concrete e buone prassi di governance locali per migliorare il dialogo interculturale e la partecipazione dei migranti alla vita delle comunità. L’assunto di partenza è che le città, oltre a gestire le diversità, possono trarre beneficio, anche economico, dal contributo in materia di imprenditorialità e innovazione da parte di immigrati e minoranze presenti nel proprio territorio.
Insieme a Campi Bisenzio e Reggio Emilia, al Network aderiscono Torino, Bari, Genova, Lodi, Svignano sul Rubicone, Fermo, Senigallia e Pompei, municipalità indicate dal Consiglio d’Europa tra le più impegnate sui temi del dialogo interculturale e della convivenza.
Il programma delle città interculturali, promosso da Consiglio d’Europa e Commissione europeaAiuterà concretamente le città a gestire i temi delle differenze tra culture e consentirà alle dieci città aderenti di porsi come luoghi di sperimentazione di buone prassi e interlocutori attendibili nei confronti del Governo nazionale.
Sarà presto attivo l’indirizzo di posta elettronica dedicato al Network: network.cittainterculturali@municipio.re.it
Tra i principali impegni assunti – che saranno realizzati sulla base di un piano triennale – vi sono la sensibilizzazione dei cittadini ai valori positivi della diversità culturale intesa come risorsa; lo sviluppo di strumenti e pratiche che favoriscano l’incontro tra gruppi culturalmente, etnicamente e linguisticamente diversi; lo sviluppo della competenza interculturale all’interno delle istituzioni locali, dei servizi pubblici cittadini, della società civile, delle scuole e dei media.
Le città aderenti, che si impegnano a incoraggiare l’adesione di altre città al Network, parteciperanno a tre gruppi di lavoro su Formazione linguistica e culturale, Seconde generazioni, Mediazione sociale nei quartieri:
- Amministratori e funzionari del Network interculturale
Insieme ad amministratori e funzionari delle dieci città che compongono il Network, al quale ha partecipato, per il nostro Comune, l’assessore alla Cooperazione e Solidarietà internazionale, Pace, Gemellaggi e Immigrazione Nadia Conti, erano presenti i funzionari del Consiglio d’Europa Alberto D’Alessandro e della Commissione Europea Laura Cassio. Tra gli invitati, Franco Bianchini, docente alla Old School Board di Leeds (Uk), autore di pubblicazioni sul tema dell’integrazione tra le culture e referente di progetti del Consiglio d’Europa e della Commissione europea.