Inceneritore di Montale, è allarme diossine nei campioni prelevati dagli animali

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Riporto questa notizia, che ancora una volta pone seri dubbi sulla tanto decantata innocuità degli inceneritori. Nonostante l’Istituto Zooprofilattico Ambientale e la Asl tendano a minimizzare questi riscontri con le solite considerazioni di rito, i primi risultati delle indagini condotte dalle aziende sanitarie in seguito allo sforamento nelle emissioni di diossine dell’inceneritore di Montale nel 2007, hanno rivelato diossine e Pcb in concentrazioni ‘elevate’, in alcuni campioni prelevati da animali non destinati alla commercializzazione. Resta sempre quindi, questo “ragionevole dubbio” che dovrebbe imporre una “discreta dose di prudenza” nel voler per forza considerare questa come la migliore pratica di smaltimento dei rifiuti, specie se inserita in un contesto di alta concentrazione abitativa e soprattutto in un’area già seriamente compromessa dal punto di vista ambientale. A voi la lettura e le ovvie considerazioni ..

inceneritoremontalePistoia, 19 marzo 2009 – Diossine e Pcb (policlorobifenili) in concentrazioni ‘significativamente elevate’ sono state rilevate in alcuni campioni prelevati da animali “non destinati alla commercializzazione (indicatori biologici e non alimenti in senso stretto), cresciuti in ambiente libero e pertanto potenzialmente esposti a fonti ambientali e alimentari anche non conosciute”. Questo comunica l’Asl 3 di Pistoia a proposito dei primi risultati delle indagini condotte dalle aziende sanitarie in seguito allo sforamento nelle emissioni di diossine ’inceneritore di Montale nel 2007. Secondo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che ha effettuato le analisi sulle matrici biologiche “i livelli riscontrati sono da attribuire a più fonti ambientali, senza poter escludere l’inceneritore di Montale, che però, secondo l’Istituto, avrebbe contribuito in misura minoritaria alla determinazione dei livelli di inquinanti rilevati”. L’Asl informa che a fronte della valutazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale “è stata attivata un’analisi sistematica di tutte le potenziali fonti ambientali di Pcb e di Diossine attuali e pregresse nelle zone interessate, compresa una rivalutazione critica delle indagini analitiche ambientali già disponibili ed originariamente effettuate anche per finalità diverse”. Si faranno inoltre ricerche di Pcb e di diossine in varie matrici, in particolare in sedimenti di acque superficiali o freatiche, da cui potrebbero provenire gli inquinanti trovati negli animali. L’Asl ha anche comunicato i primi risultati delle indagini epidemiologiche sulla popolazione.
“L’andamento della mortalità nei comuni di Agliana, Montale e Montemurlo – comunica l’Asl 3 – esaminata con particolare attenzione alle cause ambiente correlate, non si discosta da quella riscontrata nelle altre province della regione Toscana se non per alcune patologie come il tumore allo stomaco nei maschi e il diabete nelle femmine, che mostrano valori più elevati”. L’Asl fa notare che la scarsa numerosità dei casi nel periodo osservato (dal 1971 al 2006) non consente di stabilire una possibile relazione tra esposizione ambientale e stato di salute. Si impone pertanto, secondo l’Asl, uno studio specifico su tutti i singoli casi (permanenza nel territorio, familiarità eccetera). L’Asl è impegnata “a valutare ogni nuovo caso di malattia tumorale per la quale sia ipotizzabile una possibile correlazione ambientale coinvolgendo in questo progetto anche i medici di famiglia della zona e l’ordine dei medici”. Le analisi dell’Asl proseguiranno “mirati non solo all’impianto di incenerimento ma anche e soprattutto su tutte le altre fonti inquinanti che emergono dalla relazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale”. Le valutazioni dell’Istituto e le indagini epidemiologiche sono state trasmesse al coordinatore del tavolo istituzionale sull’inceneritore l’assessore provinciale Giovanni Romiti.
Fonte La Nazione Pistoia di Giacomo Bini

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6 Risposte to “Inceneritore di Montale, è allarme diossine nei campioni prelevati dagli animali”

  1. Inceneritore di Montale, un’altra brutta storia della nostra piana « Campi Bisenzio Notizie Blog Says:

    […] La querelle sulla presenza della diossina, inferiore negli animali testati a quella dei PCB, impazza sui giornali fino all’intervento, salomonico, del tavolo istituzionale provinciale, guidato dal solito […]

  2. lorenza Says:

    l’aspetto che evidenzio è la mancata informazione dell’impianto sul sito dell’ARPAT pistoia , non esiste uno spazio dedicato all’inceneritore e questo mi fa riflettere.

    grazie

  3. I fumi della Food Valley | AWDallnews Says:

    […] Un inceneritore è una minaccia, una pistola carica costantemente puntata alla tempia. A Montale le diossine hanno inquinato i campi e i prodotti dei campi. A Pietrasanta il camino ha inquinato i torrenti a fianco […]

  4. I fumi della Food Valley | NUTesla | The Informant Says:

    […] Un inceneritore è una minaccia, una pistola carica costantemente puntata alla tempia. A Montale le diossine hanno inquinato i campi e i prodotti dei campi. A Pietrasanta il camino ha inquinato i torrenti a fianco […]

  5. I fumi della Food Valley – caposele5stelle Says:

    […] inceneritore è una minaccia, una pistola carica costantemente puntata alla tempia. A Montale le diossine hanno inquinato i campi e i prodotti dei campi. A Pietrasanta il camino ha inquinato i torrenti a fianco […]

  6. Succederà anche a Noale e comuni limitrofi? | Noale 5 Stelle Says:

    […] inceneritore è una minaccia, una pistola carica costantemente puntata alla tempia. A Montale le diossine hanno inquinato i campi e i prodotti dei campi. A Pietrasanta il camino ha inquinato i torrenti a fianco […]

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