Occupato Asilo per contestare il sorteggio dei posti

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La notizia è grottesca, già una email di Enrico mi aveva preavvisato del malcontento che regna a Campi Bisenzio fra i genitori, a causa della mancanza di una ludoteca o servizi alternativi. Campi sarebbe l’unico comune della piana che non ha locali né risorse sufficienti per le scuole materne ed elementari, molti bambini sono rimasti a casa dalla scuola materna ed a settembre non sapranno come poter essere accolti in un asilo.
Non avranno possibilità di crescere socialmente, chi ha problemi economici dovrà tenere a casa un genitore per badare al figlio (cosa bellissima) ma se qualcuno ha problemi ad arrivare a fine mese con uno stipendio, la prospettiva è preoccupante.
I bambini di oggi saranno il futuro, se non gli si dà la possibilità di crescere in modo adeguato, quale sarà il loro; così mi dice Enrico nella sua mail ed ha ragione.
Non molto tempo fa ho parlato dell’ampliamento di un’asilo a Capalle, ma oggi leggo sulla Nazione che un gruppo di genitori, allo stremo delle loro forze e delusi dal sistema di ammissione, hanno occupato l’asilo a San Donnino.
Andrea Trambusti ha dichiarato che “il sorteggio si fa alla fiera del prosciutto e non con dei bambini”, oltretutto alle ore 16 avevano appreso il metodo di ammissione dei venti bambini che erano arrivati a parimerito nel contendersi gli ultimi cinque posti disponibili, dopo ben 15 giorni di ritardo.
Per risolvere la questione si è resa necessaria la presenza dei Carabinieri di Signa e del Sindaco Chini, che dopo aver ascoltato i genitori ha deciso di valutare alcuni locali del distaccamento dei vigili urbani, previa valutazione dei requisiti minimi di fattibilità.
Le cifre sono chiare ed impressionanti : alla scuola materna Ghandi in graduatoria per l’anno 2008-2009 ci sono 63 bambini mentre i posti sono 37, solo 32 di questi sono stati ammessi ed in attesa sono rimasti in 20 dai quali tramite sorteggio sarebbero usciti 5 bambini. Gli altri 15 sarebbero stati esclusi assieme agli 11 già esclusi perchè fuori dal punteggio della graduatoria.
Anche gli asili privati sono pieni fino all’orlo ed i genitori non sanno come potersi districare, sopratutto per chi è obbligato a svolgere il lavoro per tirare avanti la famiglia, una situazione mostruosa e grottesca che lascia poco scampo ed induce ad azioni estreme, come quella accaduta.
Anche a San Martino in aprile ci fu similmente la protesta dei genitori; ogni anno nascono 500 bambini e non si riesce più a rispondere alle necessità, le scuole sono al collasso, come se conoscere in anticipo quanti bambini le frequenteranno fosse una cosa impossibile. Mi chiedo perchè sia necessario arrivare a compiere azioni del genere, per cercare di ottenere l’attenzione ed i servizi minimi ed essenziali da parte della nostra amministrazione ? a voi i commenti..

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3 Risposte to “Occupato Asilo per contestare il sorteggio dei posti”

  1. Enrico Says:

    Ci sono tante cose che non funzionano nell’istruzione pubblica, se si cominciasse a risolvere i problemi a livello locale sarebbe un bel passo avanti.

    Non si può privare un bambino dell’istruzione e del contatto con i coetanei per la sua crescita intellettuale e sociale, per il suo e nostro futuro. Si DEVONO trovare risorse per poterlo fare. Se non si possono fare più classi, si crei qualcosa di alternativo. Non ci sono soldi? Ma per fare cose belle (la ristrutturazione del teatro) e cose brutte (il termovalorizzatore) si sono trovati. E’ una cosa scandalosa!!!

    Ci sono anche altre cose che andrebbero migliorate:
    la parte informativa – sono state date delle informazioni non complete sui rischi di iscrivere un bambino in un asilo invece che in un altro. In pratica al genitore è dato di iscrivere il bambino solo in un asilo, senza vederlo, senza sapere il programma formativo, senza un minimo di conoscenza del personale, se ci sono posti bene altrimenti fuori. Vorrei poter decidere il futuro di mio figlio con cognizione non lasciarlo al caso.
    la graduatoria – perché un bambino non di nazionalità italiana parte già avvantaggiato rispetto ad uno italiano? Perché se uno ha un figlio già all’asilo il secondo parte avvantaggiato? Perché chi ha i genitori che lavorano parte avvantaggiato, visto che io non posso mandare mia moglie a lavorare se il bambino non viene preso all’asilo? Perché non si guarda anche al reddito?

    Abbiamo chiesto un incontro col sindaco (quasi un mese fa), siamo stati veicolati all’assessore per la pubblica istruzione. Stiamo aspettando un incontro. Vedremo cosa succederà prima di dover occupare qualche asilo. Vi farò sapere l’esito.

  2. Maria Sampietro Says:

    Non sono di questa provincia, ma di un’altra e insegnante precaria.
    Ho letto per caso e mi sono incuriosita.
    Mi dispiace vedere queste realtà eppure basterebbe un po di senibilizzazione poiché l’età formativa del bambino piccolo è importante.
    Per fortuna i piccoli non si rendono conto, ma ne porteranno il segno dei disagi che vivono.
    Sono contraria alle discriminazioni razziali o d’altro tipo, ma cio non dovrebbe penalizzare i bambini del posto.
    Penso che sia fondamentale acculturare alche gli adulti (immigrati).
    Inoltre se si facesse una graduatoria unica nazionale si potrebbe anche evitare la carenza d’insegnanti . In alcune provincie le graduatorie sono esaurite mentre in altre ce ne sono di lunghissime.
    Per quanto riguarda l’accettare bambini stranieri il discorso sarebbe lo stesso.La graduatoria unica per le scuole della provincia, in base alla “vicinorierà”, potrebbe risolvere in parte il problema.
    Ad esempio se in una scuola non ci sono posti la graduatoria scorrerebbe in una scuola vicino o man mano piu lontano.
    Cio comporterebbe un minimo di spesa in più per il trasporto dei bambini, ma trovare un altro luogo da adibire a scuole costerebbe già un po di più.
    Comunque ci potrebbero essere altre possibilità come ad esempio una casalinga che potrebbe avere stanze adattabili nella propria casa .. si potrebbe fare come accade già in alcuni luoghi. Creano sezioni in appartamenti adattabili.
    Oppure ci sarebbero altre possibilità… Bisognerebbe cercare notizie varie e adattarsi alle nuove esigenze (che ovunque si creano) nel miglior modo possibile,bpiuttosto che stare a guardare o lamentaresi poichè i problemi ci saranno sempre e per risolverli si deve avere coraggio e iniziativa, senza troppe polemiche poichè ogniuno di noi pensa di saperne più di altri e nessuno ama essere rimproverato d’innefficienza.
    (Il mio comune è innefficiente da secoli.. e i debbiti non si possono più contare.Ne avrei da raccontare..!)Spero di non aver offeso nessuno soprattutto perché sono di altra provincia. Spero anche che risolviate subito, che questi problemi non sorgano mai più, che ci sia un “sistema ” sempre migliore dappertutto in Italia e anche altrove.
    Cordiali saluti:Maria

  3. Nicole Gulli Says:

    Anno 2017, Istituto Comprensivo Campi Centro Nord (ora Margherita Hack)… non è cambiato nulla…
    ogni anno 60/70 esclusi…

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